Caregiver familiari presentato emendamento

Mobilitazione a sostegno dello status di studenti lavoratori che si occupano della salute di un proprio familiare

La recente mobilitazione di Erika Borellini, studentessa caregiver di Carpi, ha portato all’attenzione un problema che non può vederci indifferenti. Dal 2013 Erika si prende quotidianamente cura della madre affetta da una grave patologia. Nonostante questo impegno, è riuscita a laurearsi lo scorso febbraio in Ingegneria Elettronica all’Università di Modena e Reggio e vorrebbe proseguire i suoi studi nel medesimo ateneo. Per accedere al corso specialistico è tuttavia necessario un punteggio di 85/110: ad Erika, laureatasi con 84/110, manca pertanto un solo punto, che avrebbe potuto ricevere se le sue richieste fossero state accolte ed il suo status fosse stato comparato con quello degli studenti lavoratori. La sua battaglia, che ha trovato ampio spazio sulla stampa locale e nazionale, è emblematica di un vuoto normativo che va colmato rapidamente.


A tal fine, per conto del Gruppo del Partito Democratico, e in accordo con il Ministro Fioramonti, ho presentato un emendamento al decreto-legge recante “misure di straordinaria necessità ed urgenza in materia di reclutamento del personale scolastico e degli enti di ricerca e di abilitazione dei docenti”, finalizzato al riconoscimento dello status di studente lavoratore per tutti quei giovani che si occupano ogni giorno della salute di un proprio familiare.


Il caregiver è una figura ancora poco tutelata nel nostro ordinamento, sebbene sia stata riconosciuta in Emilia-Romagna dalla L.R. 2/2014 e a livello nazionale dalla legge 205 del 2017. E’ la persona che gratuitamente e volontariamente si prende cura di un parente consenziente che versi in condizioni di non autosufficienza, occupandosi quotidianamente della sua assistenza: dalla cura dell’ambiente domestico al suo benessere psicofisico, dalla gestione delle sue relazioni a quella delle pratiche amministrative e sanitarie.
L’impegno giornaliero di un caregiver familiare è comparabile a quello di un lavoratore, e il diritto allo studio deve essere garantito —lo dice la Costituzione all’articolo 34— tanto per gli uni quanto per gli altri.
Tuttavia, mentre gli studenti lavoratori sono riconosciuti dalle università italiane e sono destinatari di tutele previste dai regolamenti interni ad ogni ateneo, gli studenti caregiver sono stati finora inascoltati. Per questo è necessaria una celere risposta da parte delle istituzioni, che confido possa arrivare con l’approvazione di questo emendamento.
E’ solo un primo passo per il giusto riconoscimento del ruolo dei caregiver familiari all’interno dell’ordinamento italiano.

EMENDAMENTO AC 2222
Art 5

Dopo l’articolo 5, aggiungere il seguente
Art5 bis
(interventi a sostegno degli studenti universitari)

1. Allo studente iscritto ad un corso universitario regolarmente riconosciuto dall’ordinamento italiano, che si prende cura volontariamente, in modo gratuito e responsabile, di una persona cara consenziente, in condizioni di non autosufficienza o comunque di necessità di ausilio di lunga durata, non in grado di prendersi cura di sé, è riconosciuta l’equiparazione della sua condizione a quella dello studente lavoratore, disciplinata per ciascun Ateneo da un regolamento degli ordinamenti didattici di cui all’articolo 11, commi 1 e 2, della legge 19 novembre 1990, n. 341.


2. Con apposito decreto del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono stabiliti i criteri e le modalità di applicazione delle disposizioni di cui al comma 1.

ROSSI

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