Un pensiero per i cittadini responsabili e rispettosi delle regole
Per chi batte bandiera casalgrandese, tra i tanti simboli che contraddistinguono un territorio fortemente ceramico, vi è, su tutti, la strada Statale 467. Essa può considerarsi per noi un po’ come la via #Emilia che da millenni definisce e attraversa tutta l’Emilia-Romagna, in quel complesso reticolo di connessioni e di identità comuni, a cavallo del territorio che va da Piacenza a Rimini. La 467 è la strada che rappresenta, per il nostro distretto, il luogo per antonomasia dell’industria e dello sviluppo; quel luogo dove si sono affacciate nel secolo scorso le più importanti aziende ceramiche che hanno fatto diventare importanti queste terre nel #mondo. Voi vi chiederete il perché in un mercoledì qualunque, in un pomeriggio di quella che dovrebbe essere una normale giornata lavorativa, alle 17.50 scatto una foto di questa strada, vuota e desolata, che genera intorno a me, che da ormai 15 anni vivo affacciato qui, un silenzio irreale che nemmeno il giorno del Ferragosto più torrido mi consegna. Un motivo c’è. Il motivo è quello di far capire cosa sta avvenendo nella nostra gente e, proprio per questo, ringraziare la nostra comunità. Una comunità che, è vero, in alcuni momenti forse non ha avuto la comprensione immediata e la capacità -anche per informazioni a volte discordanti- di comprendere appieno quel messaggio insistente di stare a casa.
Oggi, ora lo sappiamo, questo è l’unico strumento che abbiamo per sconfiggere un #virus che sta cambiando profondamente la #comunità e cambierà profondamente la nostra società. E allora, mentre ancora oggi si rincorrono appelli e richiami, in questa immagine io vedo una comunità della quale tutti noi dovremmo andare orgogliosi. Una comunità che ha compreso e che ha capito subito il pericolo.
Una #società che in questo momento, più che di messaggi forti e ulteriori ordinanze, ha bisogno di messaggi di #solidarietà, di #vicinanza, di serenità, di fiducia e di #futuro.E perché no, ha bisogno proprio di immaginare che tra qualche settimana la strada #Statale467 tornerà a essere il crocevia di persone e di merci, il fulcro dell’economia e del lavoro di un distretto che vuole e che vorrà ancora continuare a crescere e a essere leader indiscusso in tutto il mondo. Il che significa ripartire dalle origini di un territorio che fu definito e si sviluppò non attraverso un confine, bensì attraverso una importante via di #comunicazione, una #strada. Essa, come cantava il grande #Gaber, ci racconta della nostra voglia di andare e di proiettarsi al di là del tiepido calore delle nostre case. Sarà per questo che, ogni qualvolta abbiamo potuto, ci siamo dedicati a una vita di incontri, di entusiasmo, di relazioni. Consapevoli che “la strada è l’unica salvezza/c’è solo la voglia e il bisogno di uscire/di esporsi nella strada e nella piazza” . Tornerà anche quel tempo, ne sono certo. Intanto grazie a tutti per l’impegno che c’è dietro a questo assurdo, irreale #silenzio.