Attuare un percorso condiviso per affrontare la conclusione della stagione della stagione in corso dei campionati professionistici di calcio
Durante il Question time in diretta televisiva su Rai 2 ho interrogato il Ministro Vincenzo Spadafora in merito alle conseguenze dell’emergenza #Covid19 sul mondo dello sport, in particolare del calcio professionistico. Di seguito il testo dell’interrogazione:
“Al ministro per le politiche giovanili e lo Sport. Per sapere – premesso che
Considerato l’evolversi della situazione epidemiologica in Italia, causata dal carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia da coronavirus (COVID-19), negli ultimi mesi il Governo ha varato diverse misure restrittive;
l’articolo 1, comma 2, lettera c), del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, ha sospeso già dal 5 marzo gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, sospensione confermata dall’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 aprile anche nell’avvio della fase2 che ha invece, all’articolo1 comma 1, lett. g), consentito, dalla data del 4 maggio, sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, a porte chiuse e di discipline sportive individuali;
la Circolare del Viminale pubblicata il 2 maggio, sulla base di una lettura sistematica delle varie disposizioni, ritiene sia comunque consentita, anche agli atleti, professionisti e non, di discipline non individuali l’avvio di sessioni di allenamento;
sono già molte le Regioni che hanno disposto l’apertura agli allenamenti individuali anche per tutti gli atleti di squadra. Tra le prime la regione Emilia-Romagna, seguita anche dal Lazio, dalla Campania e dalla Sardegna;
necessitano di adeguato chiarimento le modalità e le tempistiche di una eventuale ripresa degli sport di squadra e la conclusione della stagione in corso dei campionati professionistici di calcio di serie A, B e di Lega Pro nonchè della LND;
l’Uefa, si apprende dalle dichiarazioni del presidente Aleksander Ceferin, ribadendo la volontà di portare a termine tutti i campionati, avrebbe emesso le prime direttive in merito alle competizioni europee, stabilendo la data del 3 agosto quale termine ultimo per disputate le competizioni interrotte
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Se il Ministro interrogato non intenda attivarsi per quanto di sua competenza, al fine di promuovere, nel rispetto del principio dell’autonomia sportiva, un percorso condiviso per affrontare la conclusione della stagione in corso dei campionati professionistici di calcio di serie A, B e di Lega Pro nonché della LND contemperando il valore assoluto della tutela della salute con la regolarità delle richiamate attività sportive scongiurando ripercussioni negative sul sistema che potrebbero comprometterne la stessa sostenibilità.”
Aggiornamento del 7 maggio: su YouTube il video dell’intervento in Aula.