Turismo e cultura i prossimi passi per la ripartenza di settori che valgono il 20 per cento del PIL del nostro Paese
Giovedì 7 maggio il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo è intervenuto alla Camera dei deputati per un’informativa urgente sui temi di sua competenza. Nel nostro Paese turismo e cultura generano il 20 per cento dell’intero Pil nazionale; la volontà di ripartire al più presto e una necessità ormai impellente, per ristorare questi settori messi in ginocchio dall’emergenza sanitaria. È stato chiesto al comitato tecnico-scientifico l’attuazione in tempi brevi dei protocolli necessari la riapertura per tutte le attività del turismo e dello spettacolo. Rispettando le condizioni sanitarie e di sicurezza, quest’anno si potrà tornare in vacanza in Italia, valorizzando il nostro Paese con un piano di comunicazione del nostro patrimonio culturale e turistico.
Nei prossimo decreto maggio l’intenzione è quella di sostenere e aiutare il turismo con ulteriori manovre in corso di studio:
. estensione per gli stagionali del bonus 600 euro;
. intervento sull’affitto che valga per tutte le imprese, anche quelle del turismo, e non solo quelle che sono state chiuse per ordinanza;
. intervento per le imprese commisurato al calo di fatturato;
. possibilità per ristoranti e bar, che dovranno riaprire con le condizioni di distanziamento, di semplificare la burocrazia per le distese, senza pagare per 6 mesi la tassa di occupazione di suolo pubblico;
. tax credit vacanze che prevede, in base al reddito ISEE delle famiglie, un bonus che potrà essere utilizzato presso strutture turistico ricettive e il credito d’imposta potrà essere ceduto all’80 per cento al titolare dell’azienda ricettiva e che potrà utilizzare immediatamente il mese successivo.
Un’importante immissione di liquidità per alberghi e aiuto ai redditi medio bassi per andare in vacanza già quest’anno. Allo stesso modo, ci immaginiamo un’estate dove le nostre piazze potranno essere di nuovo un luogo aperto a eventi e concerti.
Per la cultura e lo spettacolo nel primo decreto di marzo sono stati messi in campo ammortizzatori sociali per le imprese, il bonus 600 euro esteso ai lavoratori dello spettacolo intermittenti con il limite di 30 giorni lavorativi (oggi si sta lavorando per abbassarlo a 15 o addirittura 7 giornate lavorative) e sono stati stanziati 130 milioni di euro a sostegno del mondo della cultura. Inoltre, è stato implementato il fondo extra FUS di 20 milioni per il mondo dello spettacolo territoriale, che solitamente non accede a queste risorse. È stato firmato un decreto di 13 milioni di euro complessivi per artisti, autori e musicisti sotto i 20mila euro di reddito complessivo che non lavorano più a causa delle chiusure e altri 5 milioni di euro destinati allo spettacolo viaggiante.
Nel prossimo decreto 55 miliardi (decreto maggio) saranno presenti le stesse risorse dello scorso anno per la cultura di un miliardo di euro. In questa manovra saranno presenti risorse che non sono state inserite nel provvedimento d’urgenza, come per la filiera del libro, dei grandi eventi musicali, festival, mostre e musei privati.
Qui il testo della risoluzione votata dalla Commissione Cultura che chiede di far ripartire al più presto il mondo dello spettacolo dal vivo e qui il documento dell’AGIS relativo alle proposte per lo spettacolo nelle prossime fasi di riapertura.