Informativa del Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport Vincenzo Spadafora

Rafforzare e sostenere l’impegno per lo sport di base e professionistico

Si è tenuta oggi alla Camera l’informativa del Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport Vincenzo Spadafora in merito allo stato dello movimento sportivo italiano, a seguito dell’emergenza derivata dalla crisi epidemiologica da Coronavirus in corso.

Un’attenzione non rituale e non banale per un mondo come quello dello sport che, purtroppo, viene visto da tanti non meritevole di sostegno economico, nonostante l’importante valenza sociale, educativa e sanitaria che svolge quotidianamente nelle vite di milioni di italiani. Le parole del Ministro -che ha ricordato lo stanziamento di 1 miliardo di euro tra risorse ordinarie, in quanto già presenti nel bilancio, e straordinarie a favore del movimento sportivo italiano- sono da cogliere con positività e come buon auspicio per affrontare una crisi di sistema che rischia di annullare il futuro di tante società dilettantistiche. Non possiamo dimenticare che rappresentano un’infrastruttura sociale fondamentale per il nostro territorio, un presidio sociale e una presenza costante per le nostre comunità, soprattutto per tanti giovani e tanti volontari.

Il nostro impegno come Gruppo del Partito Democratico, anche in sede di conversione del decreto-legge, sarà quello di rafforzare e di sostenere il lavoro del Ministro e del Governo:

– implementare le risorse già stanziate, con la costituzione di un “Fondo sport” a fondo perduto,
– confermare il bonus 600 euro per i lavoratori dello sport per i mesi aprile e maggio,
– riconoscere la cassa integrazione in deroga per i professionisti sotto un determinato reddito lordo,
– sospendere dei canoni d’affitto dell’impiantistica sportiva in immobili pubblici,
– dimezzare i canoni d’affitto dell’impiantistica sportiva nei confronti delle proprietà private,
– estendere alle società sportive dilettantistiche iscritte al registro del Coni delle stesse possibilità di finanziamento del sistema delle imprese contenute nel Decreto liquidità,
– potenziare il bando “Sport e Periferie” per la riqualificazione dell’impiantistica sportiva,
incentivare interventi a sostegno delle spese energetiche,
– potenziare lo Sport Bonus per promuovere le sponsorizzazioni private verso il mondo sportivo.

Sarà partendo da queste proposte, che il Partito Democratico continuerà a costruire la propria iniziativa, per non abbandonare le decine di migliaia di sportivi, appassionati e volontari che compongono questo mondo.

Ma lo sport di base vive anche in funzione dello sport di vertice. Ritengo giusta la volontà -con la doverosa prudenza nel rispetto della salute dei protagonisti, manifestata anche dal ministro Spadafora per conto del Governo- di riprendere gli allenamenti di squadra a partire da lunedì 18 maggio e, successivamente, il ritorno del campionato di Serie A di calcio. C’è una dimensione sociale che riguarda la passione e il tifo, che coinvolge milioni di italiani, e c’è una dimensione economica altrettanto rilevante. Lo sport è la terza “industria” del Paese con 5 miliardi di costi diretti, che incidono sul PIL per 1,3 milioni di gettito fiscale riconosciuto all’erario, occupando oltre 120 mila lavoratori, per citare i numeri più importanti che fotografano oggi questa realtà. Per tali ragioni, ritengo che le norme individuate dal CTS sulla quarantena di tutta la squadra nel momento di un riscontro di una positività nel gruppo e le conseguenti responsabilità del medico sociale, dovranno essere ulteriormente valutate, pena l’impossibilità della ripresa dell’intero campionato.

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