In Emilia-Romagna valide le linee di indirizzo già condivise
Seppur in zona Cesarini, sono stati condivisi tra Governo e Regioni i protocolli per la riapertura delle attività economiche sospese da lunedì 18 maggio: ristoranti, bar, pizzerie, negozi al dettaglio, strutture ricettive, stabilimenti balneari, cura alla persona (estetisti, parrucchieri e tatuato), commercio al dettaglio, commercio al dettaglio su aree pubbliche (mercati, fiere e mercatini degli hobbisti), uffici aperti al pubblico, piscine, palestre, manutenzione del verde, musei, archivi e biblioteche.
I provvedimenti sono stati redatti con tutte le parti economiche e sociali, affidando alle Regioni la scelta concreta di cosa aprire sulla base dei dati epidemiologici e sanitari quotidianamente monitorati. Un giusto criterio che coniuga il principio della tutela della salute delle persone, la responsabilità delle comunità e la possibilità per le attività economiche di poter lavorare in condizioni non proibitive, molto importante per dare certezze agli operatori economici coinvolti.
Il Governo ha chiesto alle Regioni di uniformare le linee guida per la riapertura sicura delle attività, da cui far discendere i protocolli regionali. Seguendo il buon senso, sono stati adottati, in pratica, i protocolli elaborati in queste settimane dalla Regione Emilia-Romagna, superando il rischio sia di regole disomogenee, sia di dubbi interpretativi rispetto ai nuovi criteri formulati dal Comitato tecnico scientifico nazionale (che subentrano al precedente documento di Inail e Istituto superiore di sanità).
Potrei sembrare di parte, ma questo un risultato è stato possibile grazie al lavoro del Presidente Stefano Bonaccini. Complimenti.
Scarica i protocolli definitivi:
Protocollo regionale | RISTORAZIONE
Protocollo regionale | STABILIMENTI BALNEARI E SPIAGGE
Protocollo regionale | STRUTTURE RICETTIVE ALBERGHIERE
Protocollo regionale | DELLE STRUTTURE RICETTIVE ALL’ARIA APERTA
Protocollo regionale | BENESSERE
Protocollo regionale | ARTIGIANATO
Check-list sicurezza | Misure per il contrasto della diffusione del Covid-19