Coordinatore del comitato di esperti con il compito di presentare proposte per la scuola con riferimento all’emergenza sanitaria in atto e al miglioramento del sistema di istruzione nazionale
Nella giornata odierna abbiamo audito in Commissione scuola e cultura alla Camera il prof. Patrizio Bianchi, coordinatore del comitato di esperti nominato il 23 aprile dalla Ministra Lucia Azzolina. A lui il compito di presentare proposte per la scuola, con riferimento all’emergenza sanitaria in atto e volte al miglioramento complessivo del sistema di istruzione nazionale.
Con Patrizio ho avuto l’onore condividere l’esperienza amministrativa in giunta regionale nella passata legislatura e ne conosco le competenze e la passione che anche oggi ha dimostrato raccogliendo il plauso dalle diverse rappresentanze politiche, sia di maggioranza che di opposizione.
Un lavoro il suo e degli esperti in forte relazione con 46 stakeholder auditi in queste settimane in rappresentanza di associazioni di genitori e famiglie, docenti, disabili, dirigenti scolastici e imprese. L’impegno del coordinamento è fondamentale per delineare le leve educative necessarie e per riprendere in modo responsabile e flessibile le attività didattiche, attraverso lo studio di interventi normativi per rendere attuabili le regole che dovranno pervenire dal Comitato tecnico-scientifico che si occupa in modo diretto dei provvedimenti sanitari.
Una visione ampia di interventi che potranno diventare fondamentali per la ripresa. E declinando nel suo nuovo compito la sua esperienza di assessore regionale alla scuola e alla formazione della nostra Regione nel 2012 a seguito del sisma che ha colpito l’Emilia, Patrizio ha dichiarato: “si utilizzi la tragedia per rimettere la scuola al centro”.
Una breve sintesi dei punti fondamentali dell’audizione di oggi: valorizzare l’autonomia delle istituzioni scolastiche, per permettere l’avvio in sicurezza del nuovo anno scolastico, con questi possibili strumenti.
1. Disporre di gruppi di apprendimento con numero di allievi adeguato agli spazi effettivamente disponibili nella singola struttura scolastica e in spazi reperiti all’esterno;
2. rimodulare il tempo delle lezioni in modo da offrire le attività in presenza per il maggior numero di allievi ed un ricorso selezionato e consapevole a modalità blended:
3. riprogettare l’offerta didattica delle discipline che costituiscono il curriculum, di fruire di spazi interni ed esterni alla scuola;
4. svolgere attività informali e non formali (in questo caso anche con eventuale assistenza aggiuntiva) sulla base dei Patti educativi di comunità in cui coinvolgere le realtà locali, istituzionali, produttive, sociali.
Semplificare per ripartire subito e andare oltre: possibili ipotesi normative per rendere concrete le nostre azioni.
1. La pandemia come un terremoto: deroghe agli ordinamenti scolastici;
2. innovare la didattica e valorizzare gli attori educativi;
3. parziale esimente di responsabilità per il Dirigente scolastico;
4. procurement facilitato per la scuola;
5. semplificazioni procedurali transitorie per interventi di edilizia scolastica;
6. superare la deroga per i posti di sostegno con studenti con disabilità;
7. nuove norme per il dimensionamento delle istituzioni scolastiche;
8. esonero dal servizio per commissioni di concorso.