Le notizie della settimana
Oggi è la giornata dedicata ai nonni d’Italia, che sono un grande appoggio per tante famiglie e una miniera inesauribile d’affetto per i più piccoli. Capaci di rassicurare, proteggere, e talvolta di viziare, i nonni sono una cerniera importante nella trasmissione dei valori e della memoria per le nuove generazioni. Particolarmente provati dalla pandemia, è a loro che deve andare tutto il nostro rispetto e la nostra gratitudine, e i più sinceri auguri per questa giornata di festa.
In questi giorni ferve poi un lavoro parlamentare e politico di cui mi fa piacere aggiornarvi. All’indomani del referendum, è stata presentata giovedì in conferenza stampa dal segretario Nicola Zingaretti la riforma delle istituzioni targata Partito Democratico. Essa si propone di attuare quelle modifiche che rendono più efficiente il nostro sistema, tra cui: la sfiducia cosiddetta costruttiva, mutuata dalla legge tedesca, e il superamento del bicameralismo paritario, con i disegni di legge che iniziano il loro esame presso la Camera dei deputati. Inoltre il Senato sarà su base circoscrizionale, e del Senato farà parte un senatore eletto a maggioranza assoluta dei componenti da ogni Consiglio regionale tra i propri componenti, mentre il Parlamento si riunirà in seduta comune solo su determinati provvedimenti. Ritengo che il disegno di legge rappresenti una forte assunzione di responsabilità da parte del Pd, che avvia, con una proposta articolata che vi invito a leggere, un percorso costruttivo e profondamente riformatore di cui questo Paese ha senz’altro bisogno. Per leggerla, ecco il link.
E se questo Paese ha bisogno di riforme, sicuramente ha necessità di potere dedicare spazio all’emergenza sanitaria ancora in atto, perché il Covid non è ancora stato sconfitto. Così, anche se la proroga dell’emergenza al 31 gennaio sarà discussa martedì in aula, vi anticipo che tale decisione mi trova d’accordo, perché consente al governo una maggiore capacità di azione con provvedimenti rapidi. Ciò è necessario in un momento in cui ancora non si è usciti dalla situazione di incertezza e di precarietà che il virus porta con sé. Anche se non siamo in lockdown, lo sforzo collettivo non può dirsi esaurito.
Tanto è vero che nei giorni scorsi in Senato si sono registrati due casi di positività nel gruppo dei 5Stelle, e per 24 ore sono state sospese le attività delle commissioni, che stavano discutendo un provvedimento importante come il Decreto agosto. È evidente la preoccupazione, anche perché i due contagiati hanno partecipato all’assemblea dei 5Stelle, alla presenza di diverse persone. Al di là della considerazione fatta prima sulla sopravvivenza del virus, questo stop impone anche alle nostre istituzioni di attrezzarsi per il lavoro da remoto dei deputati, come peraltro già avviene nel Parlamento spagnolo o come accaduto all’Europarlamento. Dobbiamo sapere cogliere le possibilità offerte dalla tecnologia, e affrontare questa situazione in modo previdente e saldo.
Se martedì è il giorno della proroga, lunedì si discuterà dei decreti Sicurezza. Chi ha seguito il lavoro del Partito Democratico, è già a conoscenza del giudizio profondamente negativo che nutriamo verso questi provvedimenti: è stata definita, giustamente, una pagina di cattiva politica. Ma eliminarli non basta: occorre superare la Convenzione di Dublino (che lega i migranti al Paese di arrivo e non a quello di destinazione), ristabilire gli Sprar, e riconnettere i territori cercando di rendere migliori i meccanismi di redistribuzione. Per Carmelo Miceli, responsabile nazionale Sicurezza del Partito democratico, è arrivato il momento di affrontare questo tema difficilissimo, che però va ripensato completamente. Lunedì i decreti Sicurezza saranno portati in Consiglio dei ministri, ci attendiamo delle novità importanti.
Sul fronte degli appuntamenti che mi riguardano, vi aspetto lunedì 5 ottobre alle 19.00 per una diretta FB con Francesco Clementi sul post referendum, anche alla luce del progetto di riforma costituzionale presentata dal PD. Mi auguro di vedervi connessi per discutere insieme del cammino, ormai avviato, delle riforme. I dettagli qui.