Decreto Agosto, nuovo DPCM Recovery Fund e Nadef
Non si può iniziare questa newsletter senza parlare dell’incremento dei contagi che stiamo registrando, purtroppo, nelle ultime ore. In tutta Italia, infatti, l’indice Rt è superiore a 1 (mentre scrivo è di 1,17) e a questo incremento corrisponde il massimo numero di tamponi mai effettuati.
La preoccupazione, condivisa dagli istituti medici e dal mondo della scienza, nasce dal fatto che l’incremento dei contagi non è lineare ma esponenziale. Se la diffusione del virus ha reso necessaria l’emanazione di un nuovo Dpcm con ulteriori restrizioni, per evitare che vengano approvati nuovi provvedimenti, occorre, da parte di tutti, una grande responsabilità. Non vi è la volontà e non è mai stata una mia prerogativa quella di agire sulla paura dei cittadini, ma è inevitabile affermare come l’attenzione sia massima, e a tal fine è utile il link al nuovo Dpcm varato a inizio settimana.
Oltre alle norme lì contenute, le regole sono sempre le stesse per quello che riguarda i comportamenti individuali che ognuno di noi deve attivare, ispirati alla responsabilità e alla serietà. Lo stesso presidente della Repubblica italiana Mattarella ha fatto un appello alle libertà di ciascuno che però devono essere in sintonia con le libertà degli altri, facendoci mettere in campo un atteggiamento responsabile.
Ben consapevoli delle preoccupazioni e delle tensioni in atto, e con l’obiettivo di evitare nuovi lockdown, in questi giorni in Parlamento, per preservare il mondo del lavoro e delle scuole ha approvato importanti provvedimenti. Il primo, lunedì, è stata la conversione definitiva in legge del Decreto Agosto, che mette in campo interventi per 25 miliardi di euro in termini di indebitamento netto (e 32 miliardi di saldo netto da finanziare) per fronteggiare i danni economici provocati dall’epidemia di Coronavirus, sia in materia fiscale, sia come sostegno all’economia (tanti i settori toccati: filiera della ristorazione, turismo, ortofrutticolo, con il rifinanziamento del fondo di garanzia per le Piccole e Medie Imprese e interventi a sostegno delle imprese, dell’occupazione, del Sud, e degli enti di terzo settore). Le misure contenute in questo decreto-legge, denominato “Agosto” e approvato in via definitiva dal Parlamento sono state definite dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, un “ponte tra le due fasi della crisi pandemica”. Il provvedimento porta la risposta complessiva dell’Italia alla crisi, sempre in termini di indebitamento netto, a 100 miliardi di euro: un impegno che per dimensione e portata risulta essere tra i più ampi a livello internazionale.
A questi link i dossier al decreto Dossier prima parte e Dossier seconda parte.
Il giorno successivo, martedì 13 ottobre, è stata approvata la risoluzione di maggioranza sulla Relazione della Commissione Bilancio sul Recovery Fund. È stata così consegnata al governo la relazione della Commissione sull’utilizzo dei fondi (circa 209 miliardi) che l’Unione Europea metterà a disposizione dell’Italia. Un documento, questo, che fornisce indicazioni chiare su come favorire la ripresa e impegnare al massimo questo importante aiuto europeo sul potenziamento delle infrastrutture materiali e immateriali. Esso individua le priorità nell’utilizzo del Recovery Fund, grazie anche al supporto di importanti attori come Banca d’Italia, Svimez, Regioni e Province, Sindacati, Istat e altri soggetti che sono stati auditi dai membri della Commissione ai fini della redazione del documento.
Mercoledì, con il voto a maggioranza assoluta, è stata approvata la risoluzione alla Relazione e alla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020. Proprio in questo documento, a causa dell’eccezionalità della situazione attuale, è prevista la possibilità dello scostamento di bilancio relativamente alla prossima legge di bilancio. Per il 2021 la NADEF fissa un obiettivo di indebitamento netto (deficit) pari al 7 per cento del prodotto interno lordo (PIL): un altro sforzo di programmazione rispetto a una situazione così incerta da un punto di vista sanitario che ha delle inevitabili ripercussioni sul piano economico. Qui il link al Dossier del NADEF.
È per questo che un settore determinante come la scuola deve restare in cima ai nostri pensieri: e questa mattina con alcuni colleghi abbiamo fatto visita a alcune scuole reggiane, a un mese esatto dall’apertura. L’obiettivo era quello di raccogliere le eventuali criticità e le esigenze sopravvenute con l’organizzazione complessiva che ha visto la necessità di coniugare la prosecuzione del lavoro didattico e formativo con il rispetto della sicurezza e delle norme. Abbiamo visitato l’Istituto comprensivo di Correggio 2, poi il Matilde di Canossa di Reggio Emilia e, infine l’Istituto comprensivo Don Borghi di Rivalta: abbiamo riscontrato alcune problematiche e criticità, che in parte sono atavici come le difficoltà nel reclutamento e relative graduatorie. È un giudizio comunque positivo quello emerso dai rappresentanti del mondo scolastico, sulle iniziative intraprese dal Governo in questi mesi, sia per gli investimenti a favore dell’edilizia scolastica, sia per le risorse messe a disposizione per digitalizzazione, potenziamento organici e sanificazione e pulizia degli ambienti. Nelle prossime settimane sarà monitorato con attenzione l’andamento dei contagi per capire come assicurare la continuità didattica. La priorità è sicuramente quella di continuare, per quanto possibile, le lezioni in presenza ed evitare una nuova chiusura generalizzata delle scuole, che avrebbe conseguenze pesanti per le generazioni più giovani.
Speriamo quindi di risentirci al più presto con delle indicazioni che possono essere positive rispetto al maggiore contenimento del virus, che a questo punto diventa il primo pensiero per tutti noi e per tutta la nostra comunità.
Spero di vedervi connessi durante il social talk di lunedì 19 ottobre alle 19: parleremo della proposta di legge contro l’omotransfobia -la cosiddetta legge Zan- con il promotore della legge, l’on. Alessandro Zan e Matteo Balestrazzi, capogruppo Pd in Consiglio comunale a Casalgrande.