Una riflessione sulla scelta del nome del nuovo circolo

Umberto Farri sindaco antifascista

Per cultura e tradizione, non discuto mai quelle che sono le libere scelte in seno a un partito o a un movimento di idee. Ma non nascondo che sono rimasto abbastanza stupito e sorpreso di questa scelta, anche perché è la storia personale di Umberto Farri a essere particolarmente limpida e chiara: un cammino, quello del sindaco assassinato da ignoti, che trova le sue radici nello spirito costituzionalista dell’Italia democratica e antifascista. La scelta di Farri fu, fin dal principio una scelta di valori, da quando non si piegò alla brutalità fascista, prima, durante e dopo la guerra. Intitolare un circolo politico a questa figura vorrebbe dire allora, per Fratelli d’italia, che vi è l’intenzione di segnare una frattura netta con il passato, e di riconoscere a un iscritto al Partito socialista, militante e uomo integerrimo, la possibilità di rappresentarli. In un momento in cui, ancora oggi, soprattutto in Italia, la società ha ancora in pancia dei rigurgiti di cultura fascista, intensa come difficoltà nel riconoscere il rispetto della diversità culture, sesso, razza, mi auguro che questa intitolazione possa essere anche un viatico per una scelta di campo politicamente più aperta e più modernamente democratica, pur con le opportune distinzioni e pur con le diverse tracce lasciate dalla storia che, come è noto, non si cancellano né modificano con il semplice passare del tempo.

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