La newsletter della settimana
Cari amici,
questo lungo anno di restrizioni mi ha fatto riflettere molto l’importanza delle tradizioni e del significato che ognuno di noi attribuisce ai momenti più rilevanti della nostra vita. Il festeggiamento di un compleanno, di un traguardo importante, del matrimonio, una ricorrenza particolarmente cara. Festeggiare è qualcosa che si fa insieme, che si condivide con le persone più care. E allo stesso modo, le celebrazioni come il 25 aprile, il Primo maggio, il 2 giugno sono ricorrenze collettive che rimarcano la vitalità del Paese, un Paese che si stringe unito e forte per ricordare gli avvenimenti che hanno tutte segnato l’avvio di un’Italia migliore, più giusta e democratica.
Il 25 aprile 2021 è il 76esimo anniversario della liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Una guerra che ha logorato il nostro Paese, l’Europa e il mondo intero. Anni terribili che hanno segnato una nuova era per l’Italia, che ha superato le difficoltà e ha ricostruito e ha liberato l’Italia dalla dittatura. È nata la Repubblica, libera e democratica, e con essa le basi per il nuovo mondo contemporaneo. Una ricostruzione non semplice, generata dalle rovine di una nazione soffocata dalle sue stesse macerie, che negli anni ha colmato divari culturali, educativi e sociali, per costituire una società democratica. Le voci testimoniali della resistenza sono sempre più flebili, anagraficamente il ricambio generazionale sta portando via le ultime testimonianze dirette di quel periodo. E quindi, oggi nostro è il compito di portare avanti i semi di speranza e le testimonianze, i sacrifici delle donne e degli uomini che hanno fatto la resistenza, lasciandoci in eredita un’Italia libera e unita.
Sono tante le nuove battaglie di civiltà e di resistenza che vorrei ricordare questo 25 aprile: la lotta all’emergenza sanitaria, la salvaguardia delle persone più fragili e degli anziani, portatori della nostra memoria collettiva, la necessità di tutelare le diversità e di continuare la lotta contro le discriminazioni (è ora di approvare il ddl Zan!), la promozione dei diritti per tutti (come lo Ius soli), il superamento del divario di genere, la promozione di una società più inclusiva e sostenibile, la tutela dei diritti dell’ambiente e la transizione ecologica, la nuova e speriamo definitiva ripartenza di tantissime imprese che sono chiuse da mesi a causa delle restrizioni. Un impegno per il nostro prossimo futuro, per il nostro Paese e per le giovani generazioni.
Con le restrizioni in atto, domenica 25 aprile sarò presente alle celebrazioni nel mio comune, Casalgrande. Saranno tantissime le iniziative online in diretta per festeggiare, in attesa di potersi di nuovo incontrare e assembrare in corteo.
Segnalo inoltre la bella iniziativa del Partito democratico di Casalgrande: partendo dalla canzone di Francesco De Gregori, ogni giorno è stato pubblicato un video che racconta un tema per il quale poter dire Viva l’Italia, in questo particolare momento di pandemia, ancora oggi nel 2021 siamo l’Italia che resiste. Qui il mio contributo.
Sport
Da inizio anni ’90 non ho mai mancato un abbonamento, che fosse Reggiana o Juventus. Lo spettacolo che offre questo sport vissuto allo stadio, e ne ho visti diversi da Castelnuovo Garfagnana fino all’Olympiastadiom di Berlino, è unico e ogni volta provo le stessa grande emozione. Questo per dire che sono mosso da un’autentica, e a volte eccessiva, passione per il calcio e per lo sport in generale come tantissimi, quindi avrei pieno titolo per iscrivermi alla mozione dei sentimenti, ai quali in tanti hanno attinto e scritto dichiarazioni in questi giorni, una vera corsa alle armi per la questione Superleague.
C’è chi ha fortemente criticato questa nuova competizione, combattendo una battaglia etica e morale, ricordando a tutti i valori profondi che lo sport porta in se: inclusione, solidarietà, pari opportunità. Su questo però mi viene da pensare che l’etica e la morale esistano ad intermittenza: quando è stata designata la finale di UEFA Champions League a Istanbul in Turchia (tema sul quale ho proposto una petizione su change.org), nazione che non mi risulta paladina dei diritti umani, o quando è stato annunciato il mondiale 2022 in Qatar, per il quale si interrompono i campionati nazionali per dare spazio ad una competizione ospitata da un altro stato non propriamente famoso per l’etica dimostrata ed il rispetto dei diritti dei lavoratori per la costruzione degli stadi. Qui nessuno ha sollevato questioni. Forse il business doveva prevalere sulla passione.
Le battaglie etiche devono essere imprescindibili, ma lo devono essere sempre.
Ho scritto subito lunedì, la Superlega ha mosso in me dubbi (tanti) riconoscendo tanti limiti, come poi la grande maggioranza dei tifosi, commentatori sportivi e istituzioni varie. Ma di una cosa son certo: c’è bisogno di un processo di reale cambiamento, è innegabile. Del progetto avanzato dai 12 top club europei ho riconosciuto questa consapevolezza, seppur mosso da una situazione finanziaria difficile aggravata da questa pandemia. Una gestione nei modi e nei tempi però dilettantistica da parte del top management dei club fondatori che hanno dimostrato come la mancanza di un progetto trasparente e condiviso, non elitario, che si è arenato pochi giorni dopo, non può avvenire in assenza di dialogo e consenso con le istituzioni sportive e i suoi tifosi.
Dall’attenzione delle Istituzioni, che abbiamo registrato in questi giorni, dobbiamo cogliere una grande opportunità: riportare lo sport al centro dell’iniziativa politica e delle politiche pubbliche. Alla mozione di sentimenti adesso va affiancata una azione conseguente di riforme, di sostegno economico, necessaria al sistema calcio e a tutto il sistema sportivo italiano, con azioni concrete partendo da un incremento delle risorse nel Recovery Plan per la riqualificazione delle infrastrutture sportive, attraverso interventi nel decreto imprese, con l’apertura al pubblico secondo protocolli di sicurezza per le manifestazioni, rivedendo un maggiore sussidiarietà nella distribuzione dei diritti televisivi a favore delle serie minori, ricercando con le istituzioni sportive un confronto per quelle riforme necessarie da attuare, a partire dalla revisione dei campionati, monte ingaggi, costo delle procure e plusvalenze. Salvaguardia di un concetto di sport europeo fondato su competizioni aperte, solidarietà e redistribuzione per garantire la sostenibilità. Senza retorica e senza inutili moralismi, ma con quella necessaria concretezza per salvaguardare e sostenere alimentare la sport.
Martedì sera abbiamo parlato a lungo di calcio e del dibattito d’attualità che ha portato allo scontro le varie istituzioni sportive internazionali con Vittorio Cattani, direttore generale della Reggiana Calcio, Luca Lotti, deputato PD e già ministro dello sport e Matteo Marani, giornalista sportivo. Qui il video della diretta.
Per natura, lo sport è di tutti ed è per tutti ed è stato questo il motivo che mi ha spinto la scorsa settimana con le altre forze politiche a costruire una proposta da presentare al Governo per far si che si dia una risposta concreta, fattiva a quelle che sono le difficoltà che sta vivendo il movimento sportivo italiano. In previsione del prossimo decreto, l’obiettivo è di chiedere al governo di mettere a disposizione del sistema sportivo italiano un miliardo di euro.
Credito d’imposta sulle sponsorizzazioni e sugli affitti; voucher per le famiglie meno abbienti; bonus lavoratori sportivi per due mesi; finanziamenti a fondo perduto per società dilettantistiche e di base. Lo sport è un’infrastruttura sociale che tiene vive le comunità e necessita di risposte.
Qui il video della diretta dove abbiamo condiviso la proposta per lo sport italiano insieme ai deputati Daniele Belotti (Lega), Federico Mollicone (FdI), Patrizia Prestipino (Pd), Simone Valente (M5S) e a Mauro Berruto, responsabile Sport nella Segretaria nazionale Pd.
Qui la nota stampa e l’intervento a Telereggio della scorsa settimana.
Nel Decreto Riaperture approvato mercoledì dal Governo, qui le novità principali per tutti i settori coinvolti, per lo sport in particolare ci sono alcune novità:
• dal 26 aprile in zona gialla è consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva, anche di contatto;
• dal 15 maggio in zona gialla riaprono le piscine all’aperto;
• dal 1° giugno in zona gialla riaprono le palestre e il pubblico potrà accedere agli eventi sportivi secondo i limiti uguali agli spazi della cultura e delle spettacolo.
Lavori parlamentari
La Camera ieri ha approvato all’unanimità il nuovo scostamento di bilancio di 40 miliardi, necessario per la definizione di un decreto sostegni per le imprese e categorie maggiormente colpite dalle restrizioni di questi mesi.
Abbiamo ancora settimane di lavoro per fronteggiare l’emergenza sanitaria, dobbiamo continuare a impegnare risorse pubbliche, che non sostituiranno i guadagni di famiglie e aziende, ma saranno utili per accompagnare la ripresa: interventi a fondo perduto sui costi fissi, interventi su Tosap e Tari, estensione fondi garanzia.
La settimana prossima invece discuteremo con la presenza del presidente del Consiglio Mario Draghi, il documento finale del PNRR per l’utilizzo dei fondi europei del programma Next Generation EU, che sarà da presentare entro il 30 Aprile in Europa.
Scrivetemi a info@andrearossipd.it
Un saluto
Andrea