Editoriale sul Resto del Carlino del 9 maggio
“Reggio Emilia si appresta a ospitare un investimento che possiamo definire storico per dimensioni, per capacità attrattiva, per l’alto valore strategico e tecnologico aggiunto che due colossi dell’automotive come Silk-Faw porteranno in dote al nostro territorio e alla Motor Valley emiliana.
Questo risultato eccezionale trova la sua genesi in un contesto che ha nel capitale umano, sociale, culturale e ambientale il suo valore aggiunto. La grande operosità, sostenuta dalla tradizione contadina che dal dopoguerra in avanti ha provveduto alla crescita della comunità reggiana, ha aiutato a generare ricchezza e benessere, attraendo investimenti internazionali e contribuendo alla crescita culturale e creativa della città. La Mediopadana, l’area nord con il Tecnopolo e il futuro Parco dell’innovazione e l’Università sono frutto di scelte che danno valore e ruolo all’importanza della visione delle politiche lungimiranti delle amministrazioni pubbliche e di investimenti strategici che hanno spinto Reggio Emilia verso un contesto internazionale. È l’effetto della capacità di un territorio di fare sistema a fronte di quelli che sono stati progetti e infrastrutture fondamentali – importante obiettivo di breve periodo la realizzazione di un casello autostradale sull’A1 in corrispondenza del nuovo polo produttivo- che hanno cambiato e stanno cambiando il volto della nostra Provincia. Questa evoluzione è avvenuta grazie alle istituzioni e alla politica, che hanno avuto una visione lungimirante e di ampio respiro, e al mondo del lavoro, delle forze sociali, dell’imprenditoria e dell’Università, che hanno saputo cogliere le occasioni di rigenerazione. Oggi dobbiamo pensare lo sviluppo di Reggio Emilia con coraggio nel contesto europeo e la scelta di questi due colossi ne è la sua evidenza.
L’arrivo di Silk-Faw è una grande opportunità, perché viene rafforzato tutto il distretto della Motor Valley, affiancando i brand storici dell’automotive per la progettazione e la produzione di quella che sarà la supercar del futuro sotto ogni punto di vista. Un‘opportunità che noi dovremo saper cogliere, che avrà ricadute economiche positive su tutto il sistema territoriale. Infine questo investimento trova terreno fertile nel PNRR da poco presentato in Europa, sul tema della sostenibilità, della green economy e la successiva riforma degli ITS, che ha preso da modello il proprio sistema emiliano-romagnolo sviluppato negli ultimi anni. Il potenziamento dell’offerta del sistema di formazione professionale terziaria è una sfida che integra istruzione secondaria, università e il mondo economico attraverso la formazione di giovani professionisti per settori sempre più avanzati e specialistici che troveranno lavoro e avranno possibilità di occupazione e carriera nel tessuto imprenditoriale del nostro territorio.”
L’articolo sul sito del Resto del Carlino Reggio Emilia.