Nota stampa
Il decreto Sostegni bis sembra fare un buon passo in avanti nella tutela e il supporto al mondo dello sport, soprattutto in confronto al precedente decreto Sostegni che da questo punto di vista era assolutamente carente. Il risultato arriva grazie anche al lavoro delle forze parlamentari e dei molti esponenti del mondo dello sport che si sono spesi in tal senso, e va dato atto al governo di aver lavorato per ascoltare quelle esigenze e dare delle prime risposte.
Rispetto alla richiesta di un miliardo di euro forse si poteva fare di più, ma i 550 milioni stanziati per questo settore sono un segnale di attenzione importante. A partire dai 190 milioni stanziati per le lavoratrici e i lavoratori che riceveranno due mensilità fino a 1.600 euro. Sempre sui lavoratori sportivi si risolve la complessa questione dell’indennità per alcune migliaia di collaboratori sportivi, i quali, si erano trovati in un limbo normativo e non percepivano alcun reddito né dall’Inps, né da Sport e Salute. Per le società 90 milioni per il credito di imposta sulle sponsorizzazioni per tutto il 2021 e 180 milioni per il fondo a sostegno delle Asd e SSD. Bene anche i 56 milioni a copertura delle spese sostenute dalle società professionistiche e dilettantistiche per le spese sanitarie, i test e i tamponi, nonché il Fondo di garanzia da 30 milioni per l’accesso al credito sempre per le stesse.
Tutti questi interventi, in linea con i precedenti decreti, hanno il pregio di far fronte alle difficoltà economiche che le tante realtà sportive hanno registrato in questo anno, e possono in questa fase difficile accompagnare la ripresa e il rilancio del settore a pochi mesi da quello che speriamo sia l’avvio della stagione 2021-2022, la quale è l’augurio che ci facciamo tutti speriamo segni un ritorno alla normalità. A fronte di questo ottimismo moderato, l’impegno del Partito democratico sarà quello di far comprendere al governo la necessità di incrementare alcuni di questi fondi, compresa la possibilità di valutare il voucher sportivo per le famiglie in difficoltà, l’estensione e incremento del credito di imposta anche alle società sportive dilettantistiche in regime di 398, la possibilità di proroga dei contratti di gestione dell’impiantistica pubblica e contestualmente stanziare risorse specifiche per quelle attività come le piscine che ancora oggi sono oggetto a restrizioni di chiusura.