Presentate due mozioni alla Camera e al Senato
La Camera,
premesso che:
il 9 ottobre scorso, in occasione di una manifestazione contro l’obbligo del green pass per i lavoratori (che entrerà in vigore il 15 ottobre), nel centro di Roma, per l’intero pomeriggio e fino a tarda sera, si sono susseguiti duri scontri con la polizia, episodi di violenza e vandalismo culminati con il grave danneggiamento della sede della CGIL, dove alcuni manifestanti hanno fatto irruzione al piano terra devastando diverse stanze, e la successiva aggressione perpetrata durante la notte al Policlinico Umberto I, ai danni dei medici e infermieri intenti nel proprio lavoro;
particolarmente allarmante è stata la notizia trapelata dell’intenzione dei manifestanti di raggiungere nella giornata di sabato la sede di Palazzo Chigi e Palazzo Montecitorio, scongiurata solo grazie all’intervento delle Forze di polizia, che hanno riportato quasi una quarantina di agenti feriti, mentre non è possibile escludere che l’innalzamento dello scontro verificatosi nella giornata di sabato sia proprio dovuto alla reazione conseguente ad una forte azione di contrasto perseguita dalle forze di polizia nell’ultimo anno;
al di là delle responsabilità individuali dei leader di Forza Nuova, Roberto Fiore e Giuliano Castellino, già pregiudicati per gravi reati e che erano a capo dei manifestanti che hanno assaltato la sede della CGI – al momento in stato di arresto e sulle cui responsabilità auspichiamo venga fatta luce il più presto possibile dalle autorità preposte -, colpisce la forte matrice fascista alla base delle gravi azioni violente poste in essere ai danni di un corpo intermedio, rappresentante dei diritti dei lavoratori quale quello della CGIL, azioni contraddistinte da un’inquietante carica eversiva e tali da configurare un vero e proprio attacco, con metodi violenti, alla nostra democrazia;
del resto, già in passato Forza nuova è stata protagonista di altre inaccettabili azioni di intimidazione nei confronti del libero diritto di cronaca, come per esempio nel caso della manifestazione organizzata sotto la sede della redazione del quotidiano La Repubblica;
è evidente che i gravi fatti accaduti, non solo nulla hanno a che vedere con la libertà fondamentale di manifestazione del pensiero, pilastro della nostra Costituzione antifascista nata nel 1948, ma hanno purtroppo messo in evidenza come movimenti di estrema destra, dediti talvolta a rievocazioni considerate folcloristiche del passato regime, abbiano compiuto un salto di qualità, riuscendo ad infiltrarsi e ad intercettare le proteste e il malumore di tutti coloro che non hanno condiviso le scelte di Governo in merito all’estensione dell’obbligo del green pass;
l’uso della violenza quale metodo di lotta politica cui abbiamo assistito nella giornata di sabato, non solo non può essere mai tollerato, ma impone una riflessione attenta perché va ad toccare proprio quella “pubblica esaltazione dei fatti e metodi propri dei fascisti” richiamata dall’articolo l’articolo 1 della legge 20 giugno 1952, n. 645, che attua la XII disposizione transitoria della nostra Costituzione;
preoccupa, e al tempo stesso amareggia, assistere a questi rigurgiti così pericolosi per la tenuta della nostra democrazia, e che sembrano riportare l’Italia indietro nel tempo, proprio nel momento in cui il nostro Paese, dopo quasi due anni di pandemia e il sacrificio umano di oltre 130,000 vittime, si sta finalmente risollevando con orgoglio e determinazione tanto sul piano sanitario quanto su quello economico
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impegna il Governo,
a dare seguito al dettato costituzionale in materia di divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista e alla conseguente normativa vigente adottando i provvedimenti di sua competenza per procedere allo scioglimento di Forza Nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista artefici di condotte punibili ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione repubblicana.