La newsletter della settimana
Care amiche e cari amici,
queste prime settimane del 2022 sono caratterizzate dall’aumento esponenziale dei contagi a causa della variante Omicron che sta investendo tutto il continente e dalla ripresa, seppur con alcuni problemi, delle attività. La scorsa settimana la scuola ha ripreso in presenza dopo le vacanze estive. Ritengo che sia fondamentale evitare una nuova chiusura per un servizio essenziale per i nostri bambini e bambine, soprattutto perché sarebbe un controsenso chiudere le scuole e avere tutto il resto delle attività aperte. I giovani hanno già affrontato troppi mesi in Dad, aumentando la marginalità nelle situazioni fragili e nei contesti più difficili e le famiglie devono poter avere il sostegno e l’appoggio delle istituzioni, oggi ancora di più perché, come abbiamo potuto notare, la pandemia ha lasciato e continuerà a lasciare importanti risvolti psicologici nelle giovani generazioni.
L’ondata, che purtroppo potevamo immaginare sarebbe arrivata dato l’andamento nelle altre nazioni che prima di noi sono state investite dall’Omicron, non ha probabilmente ancora raggiunto il picco massimo, dovremo aspettare una o due settimane, con la coda delle vacanze invernali. I dati dei ricoveri e delle terapie intensive sono quelli che devono maggiormente essere presi in considerazione per capire quando la curva inizierà a scendere. Necessariamente giornalmente consultiamo il numero dei contagi, ma in questa fase della pandemia sono probabilmente meno significativi, perché le positività che vengono rilevate sono tantissime. Più importante è monitorare il livello di occupazione dei posti letto per renderci conto di come stia andando la situazione. Il confronto con l’anno precedente però ci dice una cosa molto importante, cioè che vaccinarsi funziona. Quindi, bene l’obbligo per gli over 50, ma per riuscire a ritornare a vivere, è fondamentale la campagna vaccinale continui e che la più larga parte della popolazione si vaccini dai 5 anni d’età in poi, infatti, come abbiamo visto la variante Omicron colpisce in larga parte anche i bambini. È stato un grande successo domenica 14 gennaio l’open day per la fascia dai 5 ai 19 anni organizzato dalla Regione Emilia-Romagna. A Reggio Emilia sono state erogate tutte le 500 dosi previste.
Da oggi, mercoledì 19 gennaio, in Emilia-Romagna è possibile effettuare l’autotesting per l’inizio e la fine dell’isolamento, per tutti coloro che hanno già ricevuto la terza dose. Basterà eseguire in autonomia un tampone rapido a casa propria per avviare, in caso di positività, il periodo di isolamento. Il risultato del test andrà caricato sul Fascicolo sanitario elettronico che permetterà l’invio automatico dell’informazione ai Dipartimenti di Sanità Pubblica ai fini della rapida attivazione dell’isolamento fiduciario.
Si tratta di un’iniziativa che permette di responsabilizzare i cittadini, in un rapporto di rinnovata fiducia e per ridurre la pressione sui presidi medici del territorio dalla pressione dell’effettuare tamponi, per le persone asintomatiche. Sono sicuro potremo contare su tutti gli emiliano-romagnoli.
Viaggio verso il Quirinale
La scorsa settimana, dopo la convocazione dell’assemblea in seduta comune del 24 gennaio per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, ho pensato di intraprendere con voi un “viaggio verso il Quirinale”: una rubrica per narrare, non tanto i retroscena, ma quelli che sono gli aspetti di natura politica che ci accompagneranno al voto: le dichiarazioni, i sentimenti, la quotidianità di chi avrà l’onore di concorrere all’elezione del Presidente della Repubblica.
La scelta che andremo a compiere è carica di una grande responsabilità, unita a un’emozione che sono sicuro sarà unica per l’onore e l’orgoglio di poter essere parte di questa fase storica. Come ho cercato di spiegare a Telereggio, lI prima di discutere di nomi è necessario capire qual è il progetto politico che abbiamo davanti a noi: se da un lato bisogna votare sicuramente una figura conoscitrice delle Istituzioni e che raccolga un sostegno ampio e trasversale, un profilo etico-morale indiscusso e un garante della Costituzione, dall’altro lato è richiesta stabilità per un Paese ancora oggi nel mezzo di una pandemia globale, che non ha ancora raggiunto il picco dei contagi e che genera tensione al nostro sistema sanitario. Abbiamo, inoltre, la necessità di mettere a valore i progetti e le risorse contenute nel PNRR e la necessità di rispondere a nuovi problemi emergenti, come quello del costo dell’energia, che sta mettendo in difficoltà non solo le famiglie, ma anche sistema industriale.
Lo scorso fine settimana la direzione del Partito Democratico ha dato un mandato al segretario Enrico Letta e alle due capogruppo Debora Serracchiani e Simona Malpezzi di lavorare per un accordo sulla figura capace di raccogliere un ampio consenso dalle forze parlamentari, svolgendo quel ruolo primario di garante, non di parte, della nostra democrazia, immaginando anche un patto di legislatura tra le attuali forze di governo per affrontare le sfide difficili che il Paese ha davanti in questo 2022.
Trovate su Facebook e sul mio sito i primi tre racconti:
Viaggio verso il Quirinale parte prima.
Viaggio verso il Quirinale parte seconda.
Viaggio verso il Quirinale parte terza.
Sport dilettantistico: bene l’approvazione del protocollo “Return to play”
Con l’approvazione da parte della commissione tecnica, presso il Ministero della Salute, della circolare che si basa sul protocollo “Return to play” della Federazione medico sportiva italiana, si fornisce una risposta alle difficoltà evidenziate in queste ultime settimane dalle tante società sportive dilettantistiche su tutto il territorio italiano, costrette ad attendere tempi molto lunghi per il ritorno in campo degli atleti colpiti dal Covid.
Un tema sentito anche dal mondo sportivo reggiano, che in questi giorni mi aveva interpellato per evidenziare agli organi competenti le difficoltà registrate. Mi sembra doveroso ringraziare per l’ascolto e la risoluzione del problema il Presidente della Federazione medico sportiva Maurizio Casasco, il Ministro Roberto Speranza e la Sottosegretaria Valentina Vezzali, per essersi fatti carico di un problema fortemente sentito di diverse centinaia di atleti e da tantissime società italiane.
Il protocollo accorcia i tempi della ripresa dell’attività sportiva, che attualmente era di 30 giorni, e riduce gli approfondimenti diagnostici essenziali tenendo in considerazione diversi fattori in relazione all’età, alla presenza o meno di patologie individuate come fattori di rischio, allo status vaccinale, oltre che allo stato clinico della malattia e del massimo rispetto della salute degli atleti. Non da ultimo, un’iniziativa che abbassa anche i costi a carico delle famiglie e semplifica per la medicina sportiva il rientro all’attività. Lo spiego su Instagram.
Caro energia un problema non più rinviabile
Il settore della ceramica seriamente è un crisi a causa dell’aumento del costo medio dell’energia del 500%, che ha già provocato ritardi e blocco delle produzioni, chiusure preventive e il ricorso alla cassa integrazione per ristrutturazione in altri casi. Sono le parole del presidente di Confindustria Ceramica Giovanni Savorani che ha affrontato la questione negli ultimi giorni sui giornali locali.
Il tema è stato portato all’attenzione dai rappresentanti degli enti locali e a partire dalla Provincia di Reggio Emilia e dei sindaci dell’Unione Tresinaro Secchia, evidenziando come questa crisi energetica stia generando un blocco della produzione preoccupante per il distretto ceramico colpendo imprese, lavoratori e famiglie. Ne ha parlato il presidente Stefano Bonaccini.
È impensabile fermare la produzione di uno dei settori manifatturieri chiave per il nostro territorio e per il Paese. Bene che il Governo sia già da tempo intervenuto, con risorse straordinarie di quasi 8 miliardi di euro per limitare l’aumento, ma purtroppo non è sufficiente perché riguarda in particolar modo le utenze domestiche.
I ristori attraverso risorse pubbliche a debito non è sufficiente, perché il punto principale è l’approvvigionamento, a partire dalla riattivazione delle concessioni per l’estrazione di gas nell’Adriatico. Questo è un passaggio chiave per limitare la dipendenza energetica da altri paesi, cercando di ridurre l’impatto di aziende e, in prospettiva, sui consumatori. Spero che ci si faccia presto carico di un problema così serio e non più rinviabile.
Scrivetemi a info@andrearossipd.it
Un saluto
Andrea