Approvato emendamento presentato al Decreto
Stiamo entrando in una nuova settimana di guerra, le notizie che ogni giorno leggiamo si fanno sempre più desolanti e preoccupanti dal fronte ucraino. Gli attacchi, inoltre, si sono avvicinati per la prima volta al confine con la Polonia. Della scorsa settimana il bombardamento dell’ospedale pediatrico di Mariupol che, secondo i dati che provengono dalle autorità del luogo, ha ucciso tre persone compreso un bambino e ferito altre 17. Di ieri la notizia della morte di un giornalista americano Brent Renaud e di poche ore fa il ferimento di un giornalista di Fox News.
Un conflitto vissuto comunicativamente parlando per tutti noi in prima linea, la vicinanza geografica all’Ucraina, gli attacchi a un popolo europeo sono aspetti che ci legano in maniera particolarmente forte a ciò che sta accadendo. Non potrebbe essere diversamente, siamo di fronte a un fatto inedito nella storia contemporanea che ha cambiato il corso della storia futura. La Federazione russa di fatto continua a violare i corridori umanitari e non cessa bombardamenti verso obiettivi civili violando il diritto internazionale per crimini di guerra e i diritti umani.
Lo stop alle armi e un immediato cessate il fuoco diventa sempre più necessario e impellente.
L’isolamento della Russia si fa sempre più forte, sia a livello sanzionatorio che a livello economico. La negazione della guerra e la propaganda hanno separato il paese dal resto del mondo. Un sistema autocratico e autoritario che non permette di parlare dell’invasione, che ha bloccato il sistema d’informazione, già ampiamente controllato prima dell’inizio degli attacchi. A oggi in Russia non sono più accessibili i social, Facebook, Twitter e Instagram e oltre 800 persone sono state arrestate durante le proteste contro l’invasione dell’Ucraina questo weekend. Consiglio la lettura dell’editoriale di Michele Brambilla de il Resto del Carlino della scorsa settimana.
Le necessità degli ultimi giorni si concentrano sugli aiuti umanitari e sull’esodo della popolazione ucraina. Quasi tre milioni di rifugiati. I numeri della persone in fuga dal paese aumentano ogni giorno, senza dimenticare che la metà di loro ha un età sotto i 14 anni. Il nostro Paese, gli enti locali, il terzo settore e il sistema di volontariato hanno messo in campo accoglienza e protezione di fronte all’emergenza in atto. Qui un’iniziativa del comune di Reggio Emilia. http://www.comune.re.it/ucraina.
Dal fronte, consiglio la lettura dei reportage di Francesca Mannocchi sul quotidiano La Stampa.
Notizie della settimana appena trascorsa
La Camera ha approvato la legge sul suicidio assistito in prima lettura giovedì 10 marzo. Sono state necessarie diverse settimane di confronto in Commissione, ore di discussione in Aula e quasi 200 emendamenti esaminati, prima di votare un testo che sono convinto metta maggiormente il Parlamento in sintonia con il pensiero del Paese e dei suoi cittadini.
Non poteva essere diversamente quando, come in questo caso, si discute di un tema eticamente sensibile come la vita e la morte, un argomento che tocca nel profondo le nostre coscienze e sul quale non può esistere verità e certezza. Uso le parole del collega Graziano Delrio, che durante la dichiarazione di voto ha evidenziato bene e con forza le ragioni che stanno alla base di questa legge: “Questa è una buona legge che rappresenta un passo in avanti. La libera scelta non è libera se non c’è la vicinanza, l’amorevole cura dei familiari. Dobbiamo stare accanto a chi soffre. La questione riguarda la morte e la libertà di una persona di lasciarsi morire. Non possiamo arrogarci mai il diritto di far morire delle persone, in nessun caso, ma possiamo scegliere di lasciare morire dignitosamente una persona”. Consiglio la visione dell’intervento in Aula.
Ora il testo passa al Senato. Non sarà sicuramente un percorso in discesa, ma confido nella responsabilità dei colleghi Senatori nel sostenere una legge di civiltà. Il dossier dei deputati PD.
La Commissione Affari Costituzionali della Camera ha adottato il testo base per la cittadinanza (Ius Scholae) ai minori stranieri nati in Italia, che abbia risieduto legalmente e senza interruzioni in Italia e abbia frequentato regolarmente, nel territorio nazionale, per almeno 5 anni, uno o più cicli scolastici presso istituti appartenenti al sistema nazionale di istruzione o percorsi di istruzione e formazione professionale triennale o quadriennale idonei al conseguimento di una qualifica professionale. Tale possibilità è aperta anche al minore straniero che ha fatto ingresso in Italia entro il compimento del dodicesimo anno di età. Si tratta di un primo via libera: il testo sarà ora soggetto agli emendamenti in Commissione, prima di passare quindi alla discussione in Aula.
Mercoledì 9 marzo ho ricordato in Aula a nome del gruppo del Partito Democratico, con le parole del nipote Gildo Dallari, il comandante partigiano Emo Ghirelli.
Domenica 13 marzo la comunità di Reggio Emilia ha portato il suo saluto di benvenuto al nuovo Vescovo della Diocesi di Reggio e Guastalla, Mons. Giacomo Morandi.
Scrivetemi a info@andrearossipd.it
Un saluto
Andrea