La battaglia si fa in Europa
Ha ragione Elisabetta Gualmini, che nel suo ruolo di Presidente europeo del forum europeo delle ceramiche, pone un accento forte sulle difficoltà del distretto ceramico.
Quello della ceramica è un settore fortemente energivoro che, nonostante la domanda crescente, si vede costretto a ridurre la produzione con conseguente attivazione di Cassa Integrazione per o lavoratori.
4 le proposte avanzate, ovvero:
- il tetto europeo al prezzo del gas (a cui finalmente ha aperto anche la Germania);
- il ‘decoupling’ e cioè lo sganciamento tra costo del gas e costo dell’elettricità;
- la tassazione parziale degli extraprofitti;
- la deregolamentazione delle norme sugli aiuti di stato per il settore energivoro, non solo per le imprese in perdita, ma anche per quelle che in questa fase, non lo sono ma rischiano di diventarlo in fretta.
Insieme ad esse il Gas release per le imprese energivore e l’aumento del credito d’imposta per compensare gli extra costi da attuare il prima possibile in un immediato decreto del Governo italiano.
Esse devono trovare un sostegno ampio, abbandonando per un attimo i tanti slogan della campagna elettorale, per andare incontro alle esigenze del problema reale di famiglie e imprese.