Una politica che si prenda cura dell’ambiente
Un ambientalismo capace di leggere il nostro tessuto manifatturiero, penso a settori come automotive e ceramiche per i nostri territori, ma che nello stesso tempo permetta di introdurre quella necessaria transizione ecologica, con il superamento del fossile.
Abbiamo bisogno di energia pulita da fonti rinnovabili, superando i vincoli per potenziare e migliorare l’efficientamento energetico dei nostri fabbricati.
È compito della politica favorire lo stesso non solo per le abitazioni private come accaduto con il super bonus, ma anche per strutture industriali e pubbliche.
Al contempo non posso non pensare ad una mobilità alternativa e integrata, come grande investimento, se penso a quanto fatto in Regione come la sostituzione di tutto il materiale rotabile, sull’elettrificazione delle linee reggiane compresa la Reggio-Sassuolo pronta a breve, dove sussiste il grande scalo merci di Dinazzano che serve il nostro distretto produttivo.
Queste operazioni saranno fondamentali, ma a ciò dovremo unite un cambio di paradigma culturale, ben presente nelle giovani generazioni, nella consapevolezza che i primi cambiamenti devono avvenire nelle nostre abitudini quotidiane.