Riforma dello sport

Per un investimento serio sul piano economico sociale

Oltre ad un serio valore sociale, lo sport ha una forte valenza economica (comprende il 2% del PIL e genera un alto risparmio nella sanità), si può quindi parlare di un vero e proprio investimento sociale e sulla salute dei cittadini.

È stato un piacere per me in questi anni seguire con molta attenzione e impegno questo tema e le tante realtà dell’associazionismo sportivo, cuore pulsante del vivere sociale delle nostre comunità.

La recente riforma del lavoro sportivo che garantisce la tutela dei diritti dei lavoratori e un equilibrio di genere nella governance, non può oggi ricadere – in termini di aumento dei costi – sulle società, per questo bisogna continuare a sostenere il fondo specifico.

Per i luoghi, serve una ristrutturazione degli impianti sportivi attraverso una forte sburocratizzazione e la definizione di nuove regole per la loro gestione: il fine ultimo deve essere quello di attrarre investimenti inserendo defiscalizzazione e credito d’imposta per i privati.

Proprio per il suo impatto sulla salute dei cittadini l’attività motoria deve essere considerata un farmaco, prescrivibile dal medico di base e quindi detraibile dalla dichiarazione dei redditi.

Infine, per rendere lo sport un diritto di tutti proponiamo l’istituzione di voucher spendibili in attività sportiva per tutte le famiglie numerose o con reddito medio-basso come già avviene in Emilia Romagna.

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