A risposta in Commissione
Al Ministro della giustizia, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale – Per sapere – premesso che:
la giovane pachistana Saman Abbas, di appena 18 anni, è scomparsa la notte del 30 aprile 2021 a Novellara nella campagna reggiana, dopo essersi rifiutata di sposare in matrimonio forzato un connazionale in patria;
la ricostruzione della procura indica che la giovane sarebbe stata drammaticamente uccisa su mandato del padre Shabbar Abbas, dallo zio Danish Hasnain e dai due cugini Ikram Ijaz e Nomanulaq Nomanulaqe, esecutori materiali del delitto, accusati in concorso dell’omicidio e attualmente in carcere a Reggio Emilia;
Shabbar Abbas è fuggito con la moglie Nazia Shaheen in Pakistan il 1 maggio 2021, ma è stato arrestato nei giorni scorsi nel paese e trasferito a Islamabad in forza di un arresto internazionale provvisorio, esecuzione di un mandato d’arresto internazionale emesso dall’Italia, passato dall’Interpol e recepito dalla polizia pakistana;
Shabbar è stato rinviato a giudizio a seguito delle indagini della Procura di Reggio Emilia e dei carabinieri in concorso con la moglie, Nazia Shaheen ancora latitante, e altri tre parenti, attualmente in carcere in Italia e il 10 febbraio 2023 inizierà per tutti loro il processo con l’accusa di sequestro di persona, omicidio e soppressione di cadavere;
l’allora Ministra della Giustizia Cartabia aveva firmato la richiesta di estradizione dal Pakistan dei due coniugi;
ora, a seguito dell’arresto di Shabbar, il Pakistan, tramite un proprio magistrato, dovrà decidere se le accuse mosse dall’ Italia siano da ritenere valide e adeguatamente dettagliate, per poter consentire un’estradizione, oppure per negarla;
considerando che,
solitamente l’estradizione viene concessa se il reato contestato nel paese che la chiede è riconosciuto e punito anche nel Paese dell’indagato, e, dunque, per il reato di omicidio non dovrebbero esserci ostacoli per il Pakistan nel concedere l’estradizione;
potrebbe però sussistere il minimo rischio che le cause dell’omicidio di Saman- aver negato il proprio consenso ad un matrimonio concordato da tutta la famiglia, pratica molto diffusa e tollerata in Pakistan, e più in generale, voler “vivere all’occidentale” – diventino un elemento di difesa per suo padre in Pakistan, tali da far negare la richiesta di estradizione:-
quali sono le notizie che ha il governo in merito alle tempistiche per il nullaosta all’estradizione dal Pakistan;
quali iniziative, per quanto di competenza e in ossequio al diritto internazionale e interno, anche diplomatiche, si intendano intraprendere con il Pakistan affinché si proceda all’estradizione di Shabbar, anche in considerazione della gravità dei reati a lui ascritti e per rendere giustizia alla giovane Saman, morta perché voleva essere libera e italiana.
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