Presentata una mozione alla Camera dei Deputati
Debora Serracchiani, Gnassi, Vaccari, De Luca, Peluffo, Forattini, Marino, Andrea Rossi
1-00046
La Camera,
premesso che:
l’Italia, con quasi un quinto del vino prodotto a livello globale, è il maggior produttore di vino nel mondo e vanta una tra le più antiche e rinomate produzioni, con una storia che risale a migliaia di anni fa;
la produzione vinicola italiana è molto diversificata, con una grande varietà di vitigni e tecniche di coltivazione, tradizioni vinicole e denominazioni geografiche che determinano storia e identità dei diversi territori;
l’Irlanda di recente ha ricevuto il formale via libera dell’Unione europea per procedere all’adozione di etichette che informino dei rischi per la salute connessi al consumo di alcol sulle bottiglie di alcolici, tra i quali rientra anche il vino;
l’autorizzazione dell’Unione europea si è realizzata a seguito del «silenzio assenso» al termine del periodo di moratoria di sei mesi previsto dalla normativa alla richiesta da parte dell’Irlanda di introdurre a livello nazionale l’obbligo di inserire alert sanitari sull’etichetta delle bevande alcoliche; se arriverà anche l’autorizzazione dell’organizzazione mondiale del commercio, su tutte le bottiglie di bevande alcoliche che saranno messe in vendita in Irlanda sarà obbligatorio indicare nell’etichetta i rischi sanitari connessi all’uso delle sostanze alcoliche;
la regolamentazione che vuole introdurre l’Irlanda non differenzia l’uso dall’abuso di alcol, tra consumo nocivo e moderato di bevande alcoliche e, pertanto, non appare in grado di apportare misurabili ed effettivi benefìci nella lotta contro il consumo irresponsabile;
la nuova regolamentazione voluta dall’Irlanda crea una forte spaccatura all’interno del mercato unico europeo, legittimando etichettature differenti sui prodotti all’interno dei Paesi membri, mettendo in pericolo l’armonizzazione della legislazione e compromettendo la libera circolazione delle merci nel mercato interno;
il Parlamento europeo nel 2022 si è espresso, con un voto a larghissima maggioranza, contro le suddette indicazioni nelle etichette. Nell’approvazione della relazione sul Piano di azione anti-cancro, dal testo originario è stato cancellato il riferimento ad avvertenze sanitarie in etichetta e introdotto l’invito a migliorare l’etichettatura delle bevande alcoliche con l’inclusione di informazioni su un consumo moderato e responsabile di alcol;
la decisione dell’Irlanda avrà conseguenze negative per l‘export italiano, con il rischio che il danno diventi molto più consistente nel caso in cui altri Paesi decidano di seguirne tale esempio;
avverso la decisione irlandese, oltre all’Italia, anche altri Paesi dell’Unione europea hanno espresso parere negativo, rilevandone le conseguenze negative sul mercato interno,
impegna il Governo:
1) ad attivarsi nelle sedi europee ed internazionali al fine di scongiurare sia l’autorizzazione da parte dell’Organizzazione mondiale del commercio all’iniziativa dell’Irlanda, sia l’adozione di analoghe iniziative da parte di altri Paesi membri, con l’obiettivo di salvaguardare le produzioni italiane e assicurare un corretto funzionamento del mercato interno, prevenendo o rimuovendo eventuali barriere;
2) a favorire un’azione coordinata a livello europeo, basata sul dialogo costruttivo tra i Paesi membri e con le istituzioni europee, al fine di promuovere politiche volte a incoraggiare un consumo consapevole e responsabile di alcol, accompagnate da azioni più mirate contro quello eccessivo e pericoloso, in un’ottica di proporzionalità e ragionevolezza della regolazione.