Da lunedì 3 aprile un nuovo inizio
I processi di trasformazione del territorio e delle nostre comunità, necessitano di idee, progetti, condivisioni tra enti territoriali dei diversi livelli; necessitano soprattutto della volontà e del sostegno economico finanziario di una Regione che ha sempre creduto su una idea di mobilità sostenibile, a partire da quella del trasporto pubblico locale.
Mi ricordo molto bene quel giorno del 7 aprile 2016 quando, in rappresentanza della Regione con l’assessore Donini, abbiamo presentato alla stampa reggiana, alla Provincia di Reggio Emilia e ai sindaci coinvolti, il piano da 16,5 milioni di euro, di cui 10 garantiti dalla Regione Emilia-Romagna e 6,5 autofinanziati da Fer, per l’elettrificazione di 54 km di linea sulla Reggio-Sassuolo e sulla Reggio-Guastalla. Uno dei più consistenti finanziamenti degli ultimi decenni a favore del trasporto su ferro, che si colloca nel più ampio progetto di ammodernamento dell’intera rete ferroviaria regionale avviato dalla giunta di Stefano Bonaccini con il programma della “Cura del Ferro”.
Per il nostro territorio e per il nostro distretto rappresenta un nuovo inizio, per la qualità del materiale rotabile che sarà utilizzato e per il basso impianto dei nuovi coinvogli elettrici; o meglio, rappresenta la fine di un percorso iniziato nei primi anni 2000 che a seguito dell’ampliamento dello scalo merci di Dinazzano, quale infrastruttura logistica a servizio del distretto economico ceramico, ha visto investire oltre 30 milioni di euro in opere collegate, a partire dalla Pedemontana nel tratto Scandiano-Sassuolo, le barriere fonoassorbenti sulla linea in corrispondenza dell’abitato, la chiusura dei passaggi a livello con la realizzazione dei sottopassi di via San Rizza e via Aldo Moro, la riqualificazione delle stazioni e, non da ultimo, l’elettrificazione della linea ferroviaria.
Ringraziamo quindi la Regione e gli enti territoriali coinvolti per l’importante traguardo raggiunto in questi ultimi venti anni.