La newsletter della settimana
Domani festeggiamo il 78esimo anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Una data fondamentale per il nostro Paese, fondativa di ciò che accadde dopo la fine della seconda guerra mondiale, della nascita della Costituzione e della Repubblica italiana.
Così come, negli anni del conflitto i partigiani si assunsero la responsabilità di liberare l’Italia, oggi la nostra responsabilità è di sostenere e di non dimenticare l’eredità tramandata, affinché la memoria di ciò che accadde non possa essere dimenticata.
Una responsabilità che diventa ancora più forte con il passare degli anni, perché si riducono le testimonianze sulle quali potere contare: eppure è importante fare rivivere in noi l’atrocità di quel regime, le difficoltà di quei momenti, ma anche trasmettere la voglia di riscatto e di non sottomissione che un’intera generazione ha messo in pratica con la Resistenza.
La rilettura del passato in chiave antistorica è per una parte della destra italiana una consuetudine che si ripresenta ogni anno e molto spesso è una tecnica comunicativa per fare parlare di sé.
Quest’anno, la destra italiana saldamente al governo grazie al consenso popolare ricevuto dalle scorse elezioni, si trova di fronte a una scelta che potrebbe portare a un riconoscimento di una memoria condivisa, dimostrando di aver chiuso definitivamente con il proprio passato: come è stato dichiarato ieri da un interprete e protagonista della destra italiana quale Gianfranco Fini, durante la trasmissione condotta da Lucia Annunziata. Purtroppo, le esternazioni che abbiamo ascoltato la scorsa settimana del Presidente del Senato La Russa e le affermazioni del Ministro Lollobrigida, sono sintomo di una mancanza, almeno di una parte della compagine della maggioranza, di aderenza con la realtà storica dei fatti.
Oggi l’identità su cui si basa la nostra democrazia è ben chiara e definita: essa coincide con la Costituzione, la nostra carta che riassume i principi fondamentali, nata grazie alla lotta di liberazione dall’oppressione della dittatura fascista e grazie al sacrificio di tante donne e uomini che hanno creduto di potere cambiare le cose e che il futuro e la storia del nostro Paese potesse essere migliore per le generazioni future, senza conflitti, costrizioni e paura.
Continuiamo e continueremo a festeggiare il 25 aprile per ricordare il passato e per guardare al futuro, per rafforzare l’eredità delle generazioni che ci hanno preceduto e per donare alle prossime generazioni delle migliori possibilità di continuare a vivere un’Italia libera, democratica e moderna.
Scrivetemi a info@andrearossipd.it
Alla prossima newsletter.
Dal web dai social
LA REGGIANA TORNA IN SERIE B – Una festa per la città e per tutta la comunità.
LA COSTITUZIONE È ANTIFASCISTA – I rappresentati delle Istituzioni nel nostro Paese sono tenuti a difendere, promuovere e sostenere i valori della nostra Costituzione, altrimenti non sono all’altezza delle stesse.
LE PAROLE DI LOLLOBRIGIDA – La terminologia utilizzata dal ministro Lollobrigida ci riporta agli anni 30 dello scorso secolo. Il problema della natalità non può essere affrontato con slogan che non possono appartenere alla società del terzo millennio.
PRESENTATO IL LIBRO SU DAVID ROSSI – Ho avuto il piacere di presentare il nuovo libro del giornalista Tommaso Strambi “Siena, la sua banca e una scomoda verità. Chi ha tradito David Rossi”.
Consigli di lettura, consigli di approfondimento
Aifa: pillola anticoncezionale gratis per tutte le donne. L’articolo dal Sole 24 ore: https://www.ilsole24ore.com/art/pillola-anticoncezionale-gratisvia-libera-dell-aifa-AE2G3eKD?refresh_ce=1