Tragedia in Emilia-Romagna
La situazione in Emilia-Romagna e in particolare in Romagna è drammatica, resa ancora più grave perché si è aggiunta a ciò che è accaduto dall’1 al 4 maggio negli stessi territori. Siamo in contatto costante come parlamentari del PD con il Presidente Bonaccini, i nostri sindaci, la Protezione Civile che stanno lavorando senza sosta, senza risparmiarsi, per fare tutto il possibile per mettere in sicurezza tutte le persone coinvolte dagli allagamenti, attrezzare l’assistenza alla popolazione evacuata, riparare gli argini rotti, garantire i servizi essenziali. A loro, ai Vigili del fuoco, a tutte le altre forze dell’ordine, alle colonne mobili di protezione civile arrivate anche dalle altre regioni, a tutti i volontari di protezione civile, vogliamo mandare il nostro grande ringraziamento con l’impegno massimo a fare di tutto per sostenerli e affiancarli per risarcire chi è stato colpito e per rimettere in sicurezza il territorio.
Abbiamo preso atto con favore che nella riunione del Comitato operativo della Protezione Civile, svoltosi questa mattina con la Presidente Meloni, il ministro Nello Musumeci, il Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, e il Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, che ha aggiornato sulla situazione meteo e sulle criticità che permangono sul territorio, è emersa la disponibilità immediata a convocare un Consiglio dei ministri per approvare ulteriori misure d’emergenza, a partire dalla sospensione degli obblighi fiscali e contributivi per cittadini, imprese e comuni.
Ci permettiamo di avanzare due proposte molto concrete da inserire in questo primo atto urgente che ci è stato sollecitato dai sindaci impegnati da giorni a fare fronte all’emergenza e ad assistere la popolazione. Servono maggiori contingenti di protezione civile subito per supportare la regione e i comuni, stante l’estensione territoriale dell’emergenza, nelle attività ancora in corso di prima assistenza e nella messa in sicurezza delle persone. Così come diventa necessario ed utile derogare dai limiti assunzionali previsti a legislazione vigente e mettere loro a disposizione le risorse per assumere a tempo indeterminato, anche nelle unioni, personale aggiuntivo per far fronte all’emergenza a attuale e alle incombenze che li coinvolgeranno nella fase successiva per le pratiche di ristoro e risarcimento per le famiglie e le imprese colpite.