Newsletter del 22 maggio 2023
“Siamo di fronte a un nuovo terremoto”. 11 anni dopo, l’ondata di maltempo ha investito la nostra Regione, cancellando strade, abitazioni, attività commerciali, aziende. Un mutato paesaggio ci si propone davanti, un territorio non più riconoscibile, invaso dal fango che ha travolto le nostre comunità.
Come è accaduto in questi 11 anni dal 2012, quando la terra tremò e sconvolse l’Emilia, siamo pronti per ricostruire tutti insieme ciò che è stato spazzato via e per fare tutto il possibile per mettere in sicurezza tutte le persone coinvolte dagli allagamenti, attrezzare l’assistenza alla popolazione evacuata, riparare gli argini rotti, garantire i servizi essenziali la sicurezza delle persone e l’assistenza agli sfollati.
Il ringraziamento va alla Protezione civile, alle colonne mobili e ai volontari di Protezione civile provenienti dalle altre regioni, ai Vigili del Fuoco, a tutte le forze dell’ordine e a tutti i volontari che si sono messi a disposizione per aiutare, al lavoro incessantemente per preparare cibo e scorte, per pulire attivamente le strade e le città, per soccorrere chi ha bisogno di assistenza.
La quantità di precipitazioni che in pochi giorni ha toccato un territorio di fatto reso impermeabile da mesi di siccità, è pari a quella che cade in tutta la regione in ben sei mesi. Un’emergenza che è legata indissolubilmente all’evidente cambiamento climatico che ha stravolto di fatto la vita delle nostre comunità, come in questa drammatica vicenda.
Come parlamentari emiliano-romagnoli abbiamo iniziato il confronto con il presidente Bonaccini per intraprendere nelle Aule parlamentari tutte le possibili azioni di sostegno all’Emilia-Romagna e per accompagnare l’azione di coordinamento tra Regione e Governo, in attesa del Consiglio dei ministri straordinario previsto a breve.
Tra gli impegni condivisi vi è quello di garantire la copertura per gli indennizzi a privati e aziende; il finanziamento per le opere infrastrutturali di cui vi è necessità a causa di oltre 200 strade chiuse; e, infine, la definizione di un piano di interventi strutturali per il dissesto idrogeologico.
Ora è importante non perdere la forza d’animo e la solidarietà che ha sempre reso ricche le nostre terre. Seppur con difficoltà, ce la faremo anche stavolta.
Scrivetemi a info@andrearossipd.it
Alla prossima newsletter.