Interrogazione al Ministro per lo sport e per i giovani
Al Ministro per lo sport e per i giovani. – Per sapere – premesso che:
nelle ultime settimane, in seguito anche all’abolizione del Decreto Crescita in favore degli sportivi professionisti, si sono espressi diversi membri del Governo per sostenere la necessità di sostenere gli investimenti nei settori giovanili del calcio italiano.
già con l’introduzione della c.d legge Melandri si è puntato a valorizzare sui settori giovanili e contrastare la tendenza a non impiegare i giovani calciatori nelle partite di campionato;
successivamente, con l’approvazione della Legge di Bilancio 2018, l’allora Ministro dello Sport Luca Lotti, ha introdotto, in seguito ad una novella della legge Melandri, il concetto di radicamento sociale, quale parametro da considerare nella operazione di divisione, in misura pari al 22%;
in tale parametro si ricomprende il tempo di gioco dei giovani compresi tra i quindici e i ventitré anni formati nei settori giovanili italiani, con un peso individuato come non inferiore al 5% della quota del 22% relativa al radicamento sociale;
tale impianto normativo è volto ad incentivare le società sportive ad impiegare maggiormente e per più tempo i giovani talenti;
tale norma allo stato attuale, pur in vigenza, risulta paralizzata dalla mancata emanazione da parte della Presidenza del consiglio dei regolamenti relativi alla definizione di criteri e dettagli, in particolare rispetto al citato parametro di tempo di gioco dei giovani;
in ragione di ciò, non è oggi in funzione alcun meccanismo che incentivi la partecipazione dei giovani talenti alle competizioni sportive;
l’incentivare la partecipazione sportiva dei giovani genera ricadute che non si limitano alla crescita di nuovi atleti in un’ottica di continuo ricambio generazionale, ma riguarda un più ampio ragionamento di diffusione della cultura sportiva e della partecipazione, peraltro con ricadute positive sulla salute e quindi sul sistema sanitario nazionale;
il Ministro sulla stampa ha più volte manifestato la propria sensibilità circa il tema della definizione dei criteri relativi al 5% di cui sopra e dell’attuazione della relativa normativa;
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se le dichiarazioni rilasciate alla stampa corrispondono effettivamente all’orientamento politico del Governo e, se sì, con quale tempistiche si intende procedere all’emanazione della normativa secondaria di cui sopra.