Gli aggiornamenti della settimana
I giorni che stiamo vivendo sono particolarmente intensi e impegnativi: l’emergenza richiede a tutti noi un grande sforzo collettivo e l’impiego di misure straordinarie per il contenimento dei contagi.
In tutto il Paese è richiesto un cambiamento dei normali stili di vita. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte il giorno 11 marzo ha firmato il nuovo DPCM recante ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologia da Covid-19 sull’intero territorio nazionale.
Sono sospese le attività commerciali al dettaglio fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità; sono chiusi i mercati; sono aperte edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacia; sono sospese le attività dei servizi di ristorazione e sono sospese le attività inerenti i servizi alla persona (parrucchieri, barbieri, estetisti); sono garantiti i servizi bancari, finanziari e assicurativi e sono garantiti attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agroalimentare.
Si deve evitare di uscire di casa. Si può uscire solo per comprovate esigenze lavorative (se proprio non è possibile lavorare in smart working, prendere ferie o congedi dove possibile), per ragioni di salute o per altre necessità, ad esempio l’acquisto di beni essenziali. Sono attivi ormai da giorni su tutto il territorio i controlli delle forze di polizia locali e statali, che richiederanno l’autocertificazione su moduli prestampati: la non veridicità delle dichiarazioni costituisce reato.
Sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri troverete, in continuo aggiornamento, le domande frequenti sulle misure adottate del Governo: questo è da considerarsi la fonte ufficiale volta a sciogliere ogni vostro dubbio o perplessità.
A tutti noi viene chiesta un’azione di responsabilità collettiva che vinceremo insieme rispettando le regole e le limitazioni, per rallentare il virus ed evitare il collasso del nostro sistema sanitario. Tutti insieme siamo chiamati ad assumerci un atto di solidarietà comune, indispensabile nelle prossime settimane per uscire da questa crisi sanitaria, economica e sociale.
Comprendo che possa spaventare una limitazione della propria libertà personale e il non poter continuare a mantenere le proprie abitudini quotidiane, ma è solamente attraverso il sacrificio di tutti noi che supereremo questa emergenza nazionale. La prima e indispensabile regola è: rimanere a casa ed evitare ogni spostamento delle persone fisiche.
Ho riassunto in queste due card le indicazioni essenziali per attuare un comportamento responsabile in questi giorni da un articolo pubblicato sul Sole 24 ore: dieci punti utili per vincere la sfida.
LAVORI PARLAMENTARI
Mercoledì 11 marzo su indicazione del gruppo e insieme a altri colleghi delle zone del nord maggiormente colpite dall’emergenza sanitaria, per ragioni di sicurezza non ho presenziato alla seduta di Aula. Siamo stati chiamati a votare uno scostamento straordinario dei saldi di bilancio fino a 25 miliardi di euro, per consentire di prevedere misure urgenti finalizzate al sostegno e al supporto dal punto di vista economico di imprese e famiglie.
Il voto è stato unitario: la risoluzione di maggioranza è stata sostenuta da tutte le forze politiche, in un periodo complesso e delicato come quello che stiamo vivendo. Seppur nelle diversità, che continuano a permanere, è giunto un segnale di unità nazionale fondamentale per uscire insieme da questo difficile momento.
Lo stanziamento di 25 miliardi di euro di disponibilità finanziarie (12 da subito, 25 in totale) sono una risposta importante per il sistema Paese, per tutte le famiglie, le imprese, i lavoratori, gli autonomi, i professionisti, i commercianti e gli artigiani.
Le misure principali:
1. SANITÀ: assunzione di 5mila medici e 15mila fra infermieri e personale sanitario.
2. FAMIGLIE: 15 giorni di congedo parentale e 600 euro di voucher babysitter.
3. LAVORATORI: cassa integrazione in tutti i settori. Nessuno resterà senza lavoro.
4. CASA: sospensione dei mutui sulla prima casa per 18 mesi per i redditi fino a 30mila euro.
5. IMPRESE E AUTONOMI: sospensione di tasse e contributi per chi ha un calo del fatturato significativo. Sospensione dei contributi previdenziali per autonomi e stagionali.
6. FISCO: sospensione di tasse e contributi e sostegno alla liquidità di famiglie e imprese.
La scorsa settimana ho parlato di questi argomenti a Telereggio. Qui il link del punto della situazione e qui il link della puntata integrale.
SOLIDARIETÀ
Nelle ultime due settimane, non smetteremo mai di dirlo, il nostro più grande ringraziamento va a chi svolge professioni sanitarie, coloro che lavorano incessantemente nelle nostre strutture sanitarie. In tutto il Paese stanno nascendo delle raccolte fondi a sostegno delle nostre Aziende Usl, per far fronte all’emergenza e principalmente per acquistare strumentazione e dispositivi medici necessari per incrementare i posti letto di rianimazione e di assistenza per i pazienti.
La Regione ha deciso di dare la possibilità a chiunque voglia farlo di dare un contributo per la gestione dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus, versando sul conto corrente della Protezione civile regionale dell’Emilia-Romagna.
Anche nella nostra provincia è iniziata la mobilitazione: qui potrete trovare informazioni direttamente dall’Azienda Usl – Irccs di Reggio Emilia e sul sito del Grade Onlus.
In un momento come quello attuale, dove gli operatori sanitari sono costantemente sotto pressione, riconoscimenti come questi ci devono rendere orgogliosi. La classifica “Newsweek World’s best hospitals 2020”, che ogni anno stila l’elenco delle migliori strutture al mondo e di ogni singolo Paese, ha inserito 10 ospedali dell’Emilia-Romagna tra le migliori strutture del mondo e di ogni singolo Paese. Nell’elenco dei migliori ospedali italiani, il Policlinico di Sant’Orsola di Bologna si colloca al terzo posto e l’Irccs Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia al decimo posto. Tra le strutture valutate a livelli d’eccellenza figurano: l’Ospedale di Parma, il Policlinico di Modena, l’Ospedale Civile di Baggiovara (Mo), l’Arcispedale Sant’Anna di Ferrara, il Maggiore di Bologna, il Guglielmo da Saliceto di Piacenza, l’Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì e l’Ospedale degli Infermi di Rimini.