Una ripartenza che sappia fare convivere la dimensione sanitaria e la dimensione economica e sociale
In una situazione emergenziale come questa diffido di chi ha certezze. Siamo entrati, con grandissimi sforzi collettivi, in una fase di transizione molto delicata nella quale ritengo indispensabile mantenere un atteggiamento di responsabilità, visto che dovremo convivere ancora a lungo con l’emergenza sanitaria e con il virus. Bisogna riconoscere il fatto che in questi mesi gli italiani hanno risposto in modo positivo alle indicazioni messe in campo dal Governo, dimostrando un fortissimo senso di giudizio e fiducia, per riuscire a ritrovare la serenità e il coraggio per ripartire. E sarà questa la strada da percorrere nella fase 2.
La politica, in questo momento, ha il compito di unire e tenere insieme per creare le condizioni di una ripartenza che tenga presente ogni sensibilità e per far convivere la dimensione sanitaria con la dimensione economica e sociale. Nessuna contrapposizione tra sanità ed economia: ma è necessario attuare un piano e protocolli specifici, condivisi dalla scienza e dagli esperti, che mettano in condizione alle attività di riaprire, con le dovute garanzie degli standard di sicurezza e sanitari.
Ritengo che sia possibile, a queste condizioni, assicurare una ripresa graduale già dalle prossime settimane, anche prima del primo giugno, come evidenziato anche dal presidente del Consiglio questa mattina alla Camera, per attività come bar e ristoranti ed esercizi di cura della persona come parrucchieri ed estetisti. Dietro queste attività -ancora di più in un territorio come il nostro- ci sono persone e famiglie che lavorano con impegno e dedizione, i quali spesso nei piccoli centri restano il punto di riferimento del paese e animano le nostre piazze, seppur tra mille difficoltà. E proprio alla vigilia della Festa del Primo maggio, abbiamo la necessità di attuare con velocità protocolli indispensabili per la riapertura, ai fini di ricominciare a lavorare in sicurezza.
Un esempio concreto di collaborazione arriva proprio dal distretto ceramico, grazie all’accordo tra le rappresentanze sindacali e Confindustria ceramica, che dal 27 aprile ha dato la possibilità di riattivare la produzione, rispettando le condizioni contenute nel ‘Protocollo Nazionale per l’adozione nei luoghi di lavoro di misure preventive anti-contagio idonee a garantire la ripresa in sicurezza dell’attività produttiva’. Una riapertura indispensabile per un settore che nelle nostre terre impiega migliaia di persone e che, esportando per oltre l’85 per cento del suo fatturato, deve competere con un mercato internazionale.
In questo momento tanti settori stanno elaborando un piano per la ripartenza come quello del turismo. Credo che per il 2020 dovremmo imparare a “vivere italiano” e poter frequentare, già da giugno, le nostre spiagge in Romagna, oppure le strutture ricettive nel nostro Appennino. In Emilia-Romagna il turismo nel 2019 ha rappresentato il 13 per cento del PIL: anche se siamo consapevoli che non riusciremo mai a arrivare a quei risultati, dovremo fare in modo che vi possa essere un forte segnale di sostegno al settore, elaborando un piano strategico che coniughi la sicurezza e la socialità.
Nello stesso modo, ritengo che sia percorribile in tempi brevi un piano per far ripartire le attività sportive, e non solo quelle individuali. Proprio questa sera, durante il consueto appuntamento del Social talk in diretta su Facebook alle ore 21, avrò la possibilità di parlare di questi argomenti con Davide Cassani, commissario tecnico della nazionale italiana di ciclismo.
Qui il link della diretta di lunedì 27 aprile con Davide Massarini, presidente di Confcommercio Reggio Emilia.
Martedì 28 aprile, durante la diretta Facebook con Carlo Pescatore, portavoce del progetto “Unione orchestre spettacolo italiane” e Giordano Sangiorgi, patron del MEI (Meeting Etichette Indipendenti), ho avuto la possibilità di confrontarmi con il mondo della musica dal vivo. Loro, al contrario di altri, non hanno ancora un orizzonte temporale certo che segni la ripresa delle loro attività. Nei prossimi giorni, durante il Social talk, discuteremo ancora di questi temi con altri professionisti del mondo dello spettacolo.
Nella giornata di martedì 28 aprile si è tenuta l’informativa del Presidente Stefano Bonaccini sull’emergenza sanitaria presso l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. Sul mio sito potrete trovare l’intervento integrale del Presidente, che può rappresentare un contributo utile al dibattito, perché non solo fotografa l’emergenza sanitaria, ma delinea una strategia di ripresa economica, anche grazie a investimenti pubblici per un valore di 14 miliardi di euro nel triennio 2020-2022.
Per un problema tecnico la scorsa settimana non mi è stato possibile inviare la newsletter dedicata al 25 aprile. È possibile recuperarla e leggere a questo link.
Qui il mio intervento sulla pagina Facebook di Base Riformista durante la diretta del 25 aprile. È un omaggio alla famiglia dei 7 fratelli Cervi, Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino, Ovidio ed Ettore, di papà Alcide e di mamma Genoveffa Cocconi.