Trattativa in atto per la vendita di quattro giornali del Gruppo Gedi: il Tirreno, la Gazzetta di Modena, la Gazzetta di Reggio e la Nuova Ferrara
È con grande preoccupazione che guardiamo alla trattativa in atto per la vendita di quattro giornali del Gruppo Gedi: il Tirreno, la Gazzetta di Modena, la Gazzetta di Reggio e la Nuova Ferrara. Si tratta di giornali ex Finegil che, da decenni, rappresentano un punto di riferimento per le comunità locali, e intrattengono con queste ultime un rapporto di dialogo profondo, contribuendo al benessere complessivo e alla diffusione della cultura generale. Non si tratta di semplici aziende o di prodotti industriali classici, ma di quotidiani profondamente radicati nella società, che garantiscono una informazione plurale e di qualità. È con difficoltà, quindi, che si può restare immobili di fronte a delle scelte che, seppure legittime da un punto di vista del libero mercato, rischiano di compromettere il futuro di lavoratori e lettori, con un impatto non positivo sulla vita quotidiana dei cittadini e in chi cerca in un quotidiano locale un legame con il territorio. Inoltre, questi luoghi del Nord Italia, che da sempre hanno un rapporto con la lettura molto stretto, rappresentano dei bacini importanti di opinione pubblica che meritano pieno protagonismo. A tal fine interrogheremo il Governo per domandare la piena attenzione su una vicenda che può avere risvolti importanti per l’Emilia-Romagna e la Toscana e, senz’altro, dei riverberi nazionali.
Così i parlamentari dem, Graziano Delrio, Antonella Incerti, Vanna Iori e Andrea Rossi