Una riflessione
La parità salariale è uno dei fenomeni tipici dei Paesi dove il tasso di occupazione femminile è basso, come l’Italia. Chiamato anche gender gap o, se si preferisce, divario retributivo di genere, è statisticamente più basso mano a mano che si riduce il protagonismo delle donne nella società, al di fuori della famiglia, anche se la nostra Regione si stacca in positivo dalla media nazionale.
Questo lockdown ha evidenziato come l’apporto delle donne, non solo in famiglia, sia stato fondamentale: è effettivamente impensabile immaginare la tenuta di interi sistemi familiari (anziani, malati, bambini o disabili), senza il lavoro silenzioso delle tante donne in età produttiva o in pensione che si sono date da fare per tenere in piedi il fragile equilibrio in tempi di pandemia. Per questo una giornata come l’Equal Pay Day va salutata con favore, poiché sensibilizza le persone su un tema importante: perché tra congedi e precariato, sono le donne a pagare questa fetta di crisi, di cui non vi è ancora piena consapevolezza.