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Gioia, stupore, adrenalina. Stringere forte la maglia azzurra e abbracciare la bandiera tricolore. L’attesa, decimi di secondo che sembrano interminabili come ore… La conferma: siamo noi i campioni! Attimi di felicità che quasi spaventano e fanno tremare la voce. Siamo i campioni d’Europa, siamo i più veloci al mondo e, sì… anche noi siamo le più veloci a Tokyo!
Oggi, primo giorno d’autunno, mentre un timido sole fa capolino, ancora caldo, dietro le nuvole, vorrei ricordare la nostra estate azzurra di sport. Davvero è il caso di complimentarsi ancora una volta con i nostri campioni, quasi tutti ventenni, e con le diverse Federazioni sportive che sostengono e supportano le fatiche delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi. È il loro infaticabile lavoro a forgiare quelle generazioni di atlete e atleti che sono in grado di rendere orgogliosa l’intera nazione.
Questo grande risultato è frutto di un lavoro di squadra che parte dalla base, e quindi dalle associazioni sportive dilettantistiche che accolgono i giovani fin dalla tenera età, investendo nella loro formazione, a volte senza immediato riscontri e con una serie di ostacoli da superare. Da una parte si cerca di sostenere le caratteristiche prettamente agonistiche, e dall’altra, cosa ancora più importante nello sviluppo psicofisico dei ragazzi, si veicolano quei valori di rispetto, collaborazione, disciplina e gioco di squadra, così determinanti nel farne dei campioni a tutto tondo.
Dopo un’estate all’insegna dello sport tutto italiano, continuerò a sostenere con convinzione che è giunto il momento di attribuire la giusta considerazione a questo settore, così importante nella vita di milioni di persone. Investire nello sport, significa investire nel futuro.
Non si tratta solo di un business o di un settore in grande espansione nel nostro paese, in questo particolare momento storico; si tratta di investire su un comparto che ha una forte valenza educativa sulle giovani generazioni e, lo abbiamo visto, può influire positivamente a cascata su tutto il paese, dandogli credibilità, fiducia nel futuro e anche speranza.
Proprio dopo i gravi momenti luttuosi della pandemia, lo sport ci ha consentito di aprire una finestra di ottimismo sulle nostre vite, regalandoci un sogno collettivo. Proprio per questo la mia battaglia a favore delle realtà sportive è una battaglia che vuole attribuire significato a quella che è stata di fatto una bellissima e magnifica ancora di salvezza e che ci ha permesso di superare con impegno e ottimismo dei periodi molto bui.